Dopo la lettera inviata da Vivendi al Governo in cui la società francese esprime il proprio disappunto, minacciando il ricorso all’UE, per la decisione del Governo di inserire nel Dl Covid di un emendamento che attribuisce all’AGCOM il potere di valutare operazioni di M&A nel settore media-tlc, ci sarebbe stata una call tra il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e il Ceo della stessa Vivendi, Arnaud de Puyfontaine.
Lo riporta Il Sole 24 Ore, secondo cui nel corso del colloquio Gualtieri ha spiegato che l’obiettivo dell’emendamento è colmare il vuoto normativo creatosi dopo la sentenza dello scorso 3 settembre con la quale la Corte Europea ha giudicato non conformi alla normativa europea le regole previste dal Tusmar e dalla Legge Gasparri che vietano incroci azionari sensibili tra aziende Tlc e Media, scongelando di fatto la quota eccedente il 10% del capitale detenuta da Vivendi (che è anche socio di Tim) in Mediaset.
In proposito il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato alla stampa: “Non è una norma ad azienda o per fare un dispetto ad un’azienda francese ma semplicemente una presa d’atto di una sentenza europea che porta ad avere un vuoto normativo da colmare ed occorre dare ad AGCOM gli strumenti per valutare gli effetti sul mercato e il pluralismo di quella sentenza”.
Lo stesso Patuanelli, in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, ha poi affermato che l’esecutivo non avrebbe preclusioni per l’eventuale ingresso di Mediaset nel progetto della rete unica, anche se per ora è prematuro parlarne. Il Ministro si è detto fiducioso sul fatto che Vivendi appoggerà tale progetto.