Nella scorsa settimana il Ftse Italia Moda ha riportato un +4,5%, al di sopra del corrispondente europeo (+0,9%) e del Ftse Mib (+3,8%).
In settimana il sentiment si è diviso tra l’ottimismo per i progressi sul fronte dei vaccini contro il Covid e i timori per la continua diffusione della pandemia. Focus anche sugli interventi degli esponenti delle banche centrali, oltre che sui colloqui per la Brexit, mentre prosegue lo stallo sui nuovi stimoli negli Usa e in Europa.
Tornando alle società del comparto, Moncler, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha guadagnato il 3,4 per cento. Per il secondo anno consecutivo la maison del piumino si posiziona al primo posto come Industry Leader del settore Textiles, Apparel & Luxury Goods negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Europe.
Tra le mid, gli acquisti hanno premiato in particolare Cucinelli (+16,3%), che nei primi 9 mesi del 2020 ha riportato ricavi netti pari a 378,7 milioni, in calo del 17,4% a cambi costanti (-17,5% a cambi correnti) su base annua.
Tra le small, la migliore è stata Caleffi che guadagna il 23%, in scia ai dati sui ricavi dei primi nove mesi a 36,7 milioni, in crescita del 3% su base annua.
Segue Geox che porta a casa il 19,1%. Bene anche BasicNet (+8,1%) che dal 9 al 13 novembre 2020 ha investito circa 128mila euro in azioni proprie.
Il Cda di Ovs (+5,3%) ha convocato l’assemblea degli azionisti per il prossimo 15 dicembre per deliberare un aumento di capitale in opzione fino a 80 milioni da eseguirsi entro e non oltre il 31 luglio 2021.
Dalla lettura dei dati preliminari emerge, nel terzo trimestre 2020/21, Ovs ha riportato un fatturato di circa 360 milioni (+6% a/a).
In controtendenza Csp International che cede il 2,9 per cento.
Infine, dagli studi Altagamma-Bain Worldwide Market Monitor 2020 e Altagamma Consensus 2021 è emerso che nel 2020 il mercato globale del lusso dovrebbe registrare una contrazione senza precedenti tra il 20 e il 22%.
L’Altagamma Consensus 2021 prevede tuttavia un ritorno della crescita a doppia cifra, intorno al 14%, del lusso personale, in tutte le sue categorie di prodotto, in virtù dell’atteso rimbalzo verso i dati molto negativi del 2020.