Mercati asiatici – Seduta a due velocità per le principali piazze, Tokyo sui massimi dal 1991

Seduta a due velocità per i titoli asiatici dopo l’avvio dei primi passi formali riguardanti la transizione verso l’amministrazione Biden che sembrerebbero allontanare definitivamente l’incertezza politica delle ultime settimane.

I titoli giapponesi, sui massimi dal 1991, si sono mossi al rialzo esattamente come i futures statunitensi ed europei mentre i listini cinesi hanno segnato una performance in lieve ribasso dopo alcune indiscrezioni secondo cui alti funzionari dell’amministrazione Trump starebbero spingendo per nuove misure intransigenti contro Pechino.

Nel frattempo i mercati hanno apprezzato anche la potenziale nomina dell’ex presidente della Federal Reserve Janet Yellen come segretario al Tesoro che giocherà un ruolo conciliatorio con la FED.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro sale a 1,1849 mentre il dollaro/yen scende in area 104,43. Tra le materie prime scendono lievemente le quotazioni del greggio, con il Brent a 46,47 dollari al barile (+0,9%) e il Wti a 43,50 dollari al barile (+1,2%). Oro in flessione in area 1.825,15 dollari l’oncia (-0,7%).

Tornando ai listini asiatici, sottotono Shanghai (-0,3%) e Shenzhen (-0,3%). Hong Kong (+0,1%).

Performance positiva per il Nikkei (+2,5%) e il Topix (+2%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, lo S&P500 ha guadagnato lo 0,6%, il Dow Jones l’1,1% e il Nasdaq lo 0,2 per cento.