Mercati – Milano tonica (+1,5%) con l’Europa, corrono i petroliferi

Prosegue in rialzo la mattinata delle borse europee, in linea con i futures di Wall Street. A piazza Affari il Ftse Mib avanza dell’1,5% poco sopra 22.000 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%) e il Dax di Francoforte (+1%).

In progresso anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, rispettivamente dell’1%, 0,7% e 0,3%, con i tecnologici sempre parzialmente frenati dalla rotazione settoriale già vista nelle ultime settimane.

Il sentiment resta sostenuto dai progressi nella messa a punto di vaccini, che fanno sperare per una rapida ripresa nel 2021. A ciò si aggiunge l’avvio della transizione di potere da Trump a Biden, nonostante quest’ultimo sia intenzionato a proseguire la propria battaglia legale sul voto. La General services administration ha infatti confermato Joe Biden come “vincitore apparente” delle elezioni americane e ha autorizzato l’inizio formale del passaggio di consegne.

Gli investitori accolgono positivamente anche le indiscrezioni secondo cui Biden avrebbe scelto quale prossima Segretaria al Tesoro l’ex presidente della Fed Janet Yellen, un nome apprezzato in quanto forte sostenitrice nel corso del suo mandato di una politica monetaria ultra-accomodante.

Sul fronte macro, la lettura finale del Pil della Germania del terzo trimestre ha evidenziato un rimbalzo dell’8,5%, superiore al +8,2% della stima preliminare. Su base adjusted, il Pil ha segnato un calo del 4,0%, contro il -4,3% previsto.

A novembre, invece, l’indice IFO che misura la fiducia delle aziende tedesche si è attestato a 90,7 punti, in calo rispetto al mese precedente (92,5) ma al di sopra delle attese (90,2), mentre l’indicatore relativo alle aspettative di business, pari a 91,5 punti, si è rivelato inferiore al dato di ottobre (94,7) e al consensus (93,5).

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,188 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si deprezza a 104,25.

Tra le materie prime viaggiano ancora in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 46,5 dollari e il Wti (+1,2%) a 43,6 dollari, sostenute dalle speranze di una ripresa della domanda grazie al successo delle sperimentazioni sui vaccini e dalle attese che l’Opec+ estenda l’accordo per limitare la produzione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si riduce a 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.

Tornando a Piazza Affari, corrono i petroliferi Tenaris (+5,3%), Saipem (+5,3%) ed Eni (+2,9%). Bene Leonardo (+4,2%), Atlantia (+3,7%) e Unicredit (+3,4%), oltre ad Enel (+3,1%) che ha presentato il nuovo piano strategico 2021-2023. In coda al Ftse Mib Diasorin (-5,2%) e Amplifon (-2,3%).