Mps ancora in luce a Piazza Affari in scia ai rumor sul fronte M&A. Intorno alle 09:45 il titolo guadagna il 2,8% a 1,28 euro, mentre l’indice di settore sale del 2,2 per cento.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, si sarebbero intensificati i contatti tra il Tesoro, azionista di maggioranza dell’istituto toscano con il 68,2% del capitale, e UniCredit, nell’ottica di una potenziale acquisizione, anche se il Ceo di quest’ultima, Jean Pierre Mustier, anche di recente ha ribadito che la banca non è interessata ad aggregazioni.
Il tutto alla luce delle ultime indiscrezioni riguardanti le possibili mosse del Governo per favorire un’integrazione tra Mps e un altro istituto, allo scopo di arrivare alla privatizzazione entro il 2021 e rispettare le tempistiche concordate con le autorità europee.
In primis, secondo i rumor, il MeF potrebbe procedere con un aumento di capitale da 2,5 miliardi per rafforzare il capitale della banca senese. Nei giorni scorsi Mps ha annunciato che, con il pieno supporto dell’azionista di controllo, sta lavorando alla revisione del capital per le iniziative di rafforzamento patrimoniale in corso di valutazione.
Il Governo vorrebbe introdurre una misura che consente di trasformare le imposte differite in crediti di imposta per agevolare le aggregazioni. Tale misura sarebbe stata inserita nella manovra finanziaria. Per Mps si tratterebbe di una dote di 3,7 miliardi.
Sempre per incentivare una possibile aggregazione, l’esecutivo e il Tesoro starebbero valutando il possibile spin-off dei rischi legali in capo alla banca senese (circa 10 miliardi) attraverso l’intervento di Fintecna, controllata di Cdp.
Inoltre, secondo quanto riportato da MF nei giorni scorsi, il Governo potrebbe prendere in carico anche il costo di eventuali esuberi.
Il Ministero dell’Economia, secondo quanto si apprende, avrebbe affidato a Bank of America, nel ruolo di advisor finanziario, e Orrick, come consulente legale, un incarico di 12 mesi per sondare gli acquirenti potenzialmente interessati a Mps.
