Abitare In ha chiuso l’esercizio al 30 settembre 2020 con ricavi consolidati in forte crescita (+63,9% a/a) a 73,1 milioni.
Osservando il breakdown del giro d’affari, i ricavi da vendite si sono attestati a 41,4 milioni, per la cessione degli appartamenti del progetto Abitare In Maggiolina (81 unità su 125 al 30 settembre 2020). La variazione rimanenze per avanzamento lavori è pari a 8,5 milioni mentre la variazione delle rimanenze per l’acquisto di nuovi complessi immobiliari risulta pari a 20,6 milioni. Si segnalano inoltre altri ricavi riguardanti la gestione caratteristica per 2,6 milioni (legati ad attività promozionali con i partner).
In crescita anche l’EBT Consolidato adjusted, pari a 12,4 milioni, rispetto i 9,5 milioni del periodo di confronto (+30,5% a/a). L’EBT del periodo è stato influenzato dai maggiori costi covid (2,5 milioni di cui 2 milioni già resi noti al mercato).
Il conto economico si è chiuso con utile netto consolidato di competenza del gruppo di 9,2 milioni (6,4 milioni al 30 settembre 2019; +44,3% a/a). L’EPS si attesta a 3,54 euro (8,1% del valore titolo al 30 settembre 2020), a fronte di 2,5 euro al 30 settembre 2019 (5,2% del valore titolo in tale data).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2020 la Posizione Finanziaria Netta di Abitare In migliora a 26,1 milioni, pur considerando i 20,6 milioni per l’acquisto di nuove aeree. In aumento il patrimonio netto consolidato a 57,8 milioni (da 47,5 milioni).
Alla data odierna si segnalano i seguenti highlights:
- pipeline, immobili allo sviluppo per 233.000 mq per 2.530 unità tipo;
- costo medio acquisto superficie commerciale di 625 euro/mq;
- portafoglio ordini di 586 unità tipo per 225,8 mln;
- caparre/anticipi su base preliminare contrattualizzati pari a 69 mln;
- unità consegnate 196 (228 unità tipo) per 80,4 mln;
- delibere fondiarie per 143,8 mln (46,2 mln utilizzati);
- aree degradate in recupero per 125.000mq;
- superficie precedentemente cementificata restituita a verde per 78.000 mq.
La società ha ricordato che, oltre ai maggiori costi sopramenzionati, l’emergenza Covid-19 ha comportato il posticipo dell’acquisto di due complessi immobiliari e lo slittamento in avanti di alcune lavorazioni sui cantieri. Con riferimento al business plan 2019-21, Abitare In ha precisato al tempo stesso di aver registrato voci di portafoglio ordini e anticipi contrattualizzati superiori alle previsioni: 586 unità tipo in portafoglio ordini (vs 550 previste), per un controvalore di 225,8 mln (vs 200 mln attesi) e anticipi contrattualizzati per 69 mln (vs 57 attesi). Nelle prossime settimane sarà diffuso un aggiornamento del piano in considerazione del perdurare del Covid-19.
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, Abitare In proseguirà nelle attività di sviluppo, portando avanti la attività cantieristiche e il conseguimento dei titoli autorizzativi, nonché la costante attività di scouting di nuove aree. Operazioni che consentiranno al gruppo milanese di consolidare la posizione di leadership nella città meneghina.
Infine, il management ritiene che la diffusione del Covid-19 potrà comportare uno slittamento nelle tempistiche di sviluppo preventivate ma ipotizza che la minore quantità di prodotto disponibile sul mercato porterà a un possibile incremento dei prezzi, tale da consentire di recuperare ampiamente sulle prossime commercializzazioni l’incremento dei costi da Covid-19. Considerando anche la pipeline consolidata, la società ritiene di poter incrementare la parallelizzazione dello sviluppo delle operazioni, grazie al perfezionamento dei propri processi organizzativi, l’implementazione di sistemi tecnologici e gli ingenti investimenti in R&D.