Il broker olandese Kempen, specializzato sul Real Estate, ha recentemente pubblicato uno studio sul mercato degli uffici, sottolineando come la maggior parte dei lavoratori tornerà regolarmente al proprio desk nel 2021 e spostando successivamente l’analisi sul panorama dei diversi titoli del settore, tra cui Coima Res.
La società olandese ha analizzato l’evoluzione della domanda e l’impatto prodotto dal Covid-19 nel lavoro a distanza, affermando di ritenere che la maggior parte dei driver strutturali per la concentrazione degli uffici siano ancora presenti.
Come sottolineano gli analisti di Kempen, esponendo i diversi elementi a supporto della ricerca, il dibattito sul futuro degli uffici rappresenta uno degli argomenti più discussi negli ultimi mesi. Il Covid-19 potrebbe fungere infatti da catalizzatore, dando il via a una transizione graduale, di cui tuttavia non si conosce il vero impatto: ci sarà una riduzione dei requisiti di spazio ma l’ufficio resterà parte integrante della vita lavorativa e il punto focale della maggior parte delle aziende.
Il fenomeno dell’urbanizzazione continuerà ad avere un impatto positivo e a giocare un ruolo fondamentale. Dopo essere stato un megatrend globale per decenni (fin dalla rivoluzione industriale), sebbene il ritmo sia diminuito, la tendenza sottostante proseguirà anche nei prossimi anni: le stime al 2050 mostrano come oltre il 70% della popolazione europea vivrà in aree urbane.
Il trend sarà difatti sostenuto anche da altri driver che guidano tale fenomeno, come la ricerca di servizi e i rapporti umani. Kempen precisa poi che all’interno dell’ambiente di lavoro stesso la possibilità di “lavorare da qualsiasi luogo” rappresenta solamente un aspetto: l’apprendimento e la crescita professionale restano infatti strettamente connessi alla possibilità di lavorare vicino ad altri, senza dimenticarsi dell’aspetto sociale. Lo studio sottolinea quindi che, ad eccezione di professionisti con una determinata seniority/esperienza, l’ufficio rimarrà probabilmente centrale per il momento.
L’analisi evidenzia poi l’esistenza di una correlazione positiva tra densità di popolazione e produttività che sostiene una maggiore attrattività per le sedi centrali, con diverse città europee che si collocano tra le prime cinque a livello globale. Indipendentemente dalle future esigenze di spazio, le grandi città rimarranno pertanto il fulcro per le sedi aziendali e le persone migreranno a loro volta verso il luogo dove poter trovare lavoro.
Spostando il focus sulla seconda parte dello studio dedicata all’analisi delle singole realtà attive nel settore, Kempen ha confermato la raccomandazione positiva (Buy) sul titolo Coima Res, alzando al tempo stesso il prezzo obiettivo a 8,8 euro dai precedenti 7,5 euro.
Gli analisti hanno illustrato il buon andamento del mercato italiano degli uffici nel 2020, con volumi di transazioni in aumento del 4% annuo (+20% a/a a Milano dove Coima Res è principalmente esposta). Il portafoglio di Coima Res vedrà un piccolo aumento della valutazione e le stime indicano un aumento del 3% del NAV nel full year 2020. Dal punto di vista degli earnings, Kempen ha aggiornato le sue proiezioni in considerazione del brillante dato riguardante l’incasso dei canoni da inizio anno (99%), per il quale è atteso un seguito positivo.
Elementi che, insieme alla solidità degli assets, hanno spinto la società olandese a migliorare fino a 8,8 euro il target price, che ad oggi presenta un potenziale upside di circa il 46%.