Francesco Starace, Ad del Gruppo Enel, è intervenuto allo European Hydrogen Forum, l’evento che ha riunito i rappresentanti dell’industria, della politica, dei Governi e della ricerca con l’obiettivo di stimolare il potenziale dell’idrogeno verde e discutere degli ultimi sviluppi nel settore.
“Stiamo sviluppando progetti per l’idrogeno verde in Spagna, Cile e Stati Uniti, e abbiamo piani insieme ad Eni per le loro raffinerie e con Snam ed altri operatori per altre applicazioni in Italia”, ha detto Starace durante la tavola rotonda. “Siamo molto contenti del percorso intrapreso dalla Commissione UE verso la decarbonizzazione della società europea. Questa trasformazione è, per noi, a portata di mano e richiede un’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili. Inoltre, ci sono settori come il cemento, i fertilizzanti e le industrie chimiche, così come il trasporto via mare o aria, che non possono essere completamente elettrificati e necessitano di idrogeno verde se vogliamo realizzare una società a zero emissioni. Per questi settori, l’idrogeno verde può davvero essere la risposta alla decarbonizzazione. Lo sviluppo tecnologico, tuttavia, è solo nella fase iniziale e dobbiamo accelerarne il passo, oltre che studiarne l’evoluzione con attenzione, per evitare errori nell’allocazione del capitale e scommesse in soluzioni che devono essere testate prima di mettere in atto grandi investimenti.”
Nel segmento dell’idrogeno, il Gruppo Enel prevede di accrescere la propria capacità di idrogeno verde a oltre 2 GW nel 2030. Enel prevede di integrare gli elettrolizzatori negli impianti rinnovabili che producono elettricità per la vendita diretta e per servizi di dispacciamento al fine di supportare l’ulteriore penetrazione delle energie rinnovabili in rete, vendendo idrogeno verde anche a clienti industriali.
Lo European Hydrogen Forum, che è uno dei momenti salienti della European Hydrogen Week, è stato organizzato dalla Direzione generale Mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI della Commissione europea (DG GROW) e dal Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking (FCH JU), in collaborazione con Hydrogen Europe e Hydrogen Europe Research.