Dopo il via libera del Senato, è arrivato anche l’ok della Camera all’emendamento, inserito all’interno del Dl Covid, che attribuisce all’AGCOM il potere di avviare un’istruttoria di sei mesi per potersi poi esprimere su un’eventuale operazione che implica incroci media-tlc. Il provvedimento diventerà efficace una volta pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Lo si apprende da Il Sole 24 Ore. Il tutto nonostante la lettera di disappunto da parte di Vivendi arrivata al Governo nei giorni scorsi, in cui il gruppo francese ha minacciato il ricorso all’UE, asserendo che la norma ostacola “il legittimo esercizio dei diritti di voto di Vivendi come azionista di minoranza”.
In proposito, nei giorni scorsi, il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato alla stampa: “Non è una norma ad azienda o per fare un dispetto ad un’azienda francese ma semplicemente una presa d’atto di una sentenza europea che porta ad avere un vuoto normativo da colmare ed occorre dare ad AGCOM gli strumenti per valutare gli effetti sul mercato e il pluralismo di quella sentenza”.
L’obiettivo della misura, quindi, è colmare il vuoto normativo creatosi dopo la sentenza dello scorso 3 settembre con la quale la Corte Europea ha giudicato non conformi alla normativa europea le regole previste dal Tusmar e dalla Legge Gasparri che vietano incroci azionari sensibili tra aziende tlc e media, scongelando di fatto la quota eccedente il 10% del capitale detenuta da Vivendi (che è anche socio rilevante di Tim) in Mediaset.
Il prossimo 16 dicembre il Tar del Lazio si pronuncerà sul provvedimento con cui nel 2017 l’AGCOM nel ha costretto Vivendi a congelare nel trust Simon Fiduciaria il 19,9% del capitale di Mediaset, anche alla luce della suddetta sentenza dell’UE.
L’organo amministrativo, secondo quanto riporta il giornale, potrebbe eliminare il provvedimento, non bocciarlo oppure rinviare la decisione. Tuttavia, aggiunge il quotidiano una volta che l’emendamento approvato dalle Camere sarà pubblicato in Gazzetta, l’AGCOM dovrebbe avviare l’iter che porterà all’istruttoria.
Nel frattempo, è arrivato in Italia il Ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, che in un’intervista a La Repubblica ha definito la questione Mediaset-Vivendi “una vicenda privata”. Le Maire ha poi affermato di vedere con favore la creazione di un gruppo tv pan-europeo, spiegando che “deve essere realizzata tra attori privati e sulla base di un’intesa”.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, arriverà in Italia anche il Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine, per alcuni incontri ma non con i vertici di Mediaset.