Mercati – Prevalgono le vendite in Europa, Piazza Affari poco sotto la parità (-0,3%)

Borse europee deboli, in una seduta che vedrà Wall Street chiusa per il Giorno del ringraziamento. Il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 22.250 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (flat) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%) mentre arretrano maggiormente il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%).

Ieri i listini americani si sono presi una parziale pausa dall’ultimo rally, con Dow Jones (-0,6%) e S&P 500 (-0,2%) in lieve ribasso dopo i nuovi record di martedì mentre il Nasdaq ha chiuso positivo (+0,5%), registrando anche un nuovo massimo intraday.

A frenare gli acquisti ha contribuito anche una serie di dati poco brillanti, con il secondo incremento settimanale consecutivo dei sussidi di disoccupazione negli Usa, come non accadeva da luglio.

Il focus degli operatori resta comunque concentrato sull’arrivo di possibili vaccini anti-Covid, mentre in Europa la seconda ondata della pandemia comincia a dare segnali di rallentamento, con una stabilizzazione dei contagi.

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene sopra quota 1,19 e il cambio tra biglietto verde e yen arretra a 104,3 dopo la diffusione delle minute della Fed da cui emerge che nell’ultima riunione del 4-5 novembre la banca centrale statunitense ha discusso la possibilità di fornire presto maggiori indicazioni sul suo programma di acquisto titoli, non ritenendo però necessario alcun aggiustamento nell’immediato.

Tra le materie prime scambiano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 47,9 dollari e il Wti (-1,3%) a 45,1 dollari, reduci da quattro sessioni consecutive in rialzo sull’onda dell’ottimismo innescato dai progressi sui vaccini.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund resta in area 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap spiccanoA2A (+2,6%) e Stm (+1,3%), quest’ultima sostenuta dalle indiscrezioni su un accordo con Space X di Elon Musk. Sottotono le banche, in particolare Bper (-2,3%) e Unicredit (-2,3%).