Banca Ifis ha perfezionato l’acquisizione del 70,77% del capitale di Farbanca detenuto da Banca Popolare di Vicenza in LCA, mentre il restante 29,23% è tuttora detenuto da circa 450 piccoli azionisti, prevalentemente farmacisti. In base ai termini dell’accordo, Banca Ifis ha corrisposto alla LCA 32,52 milioni.
Il perfezionamento dell’acquisizione fa seguito al rilascio del provvedimento autorizzativo da parte della Banca Centrale Europea in data 11 novembre 2020.
Il gruppo rafforzerà il presidio commerciale nel settore di riferimento, raggiungendo oltre 4.700 farmacie clienti e una quota di mercato pari al 26%, grazie alla combinazione di Credifarma (quasi 2.800 farmacie clienti) e Farbanca (circa 1.900 farmacie clienti).
Le farmacie clienti di Farbanca sono ben distribuite su tutta Italia con una maggior densità tra Lombardia ed Emilia Romagna, a completamento della presenza territoriale di Credifarma, dimostrando un’elevata fidelizzazione, una buona qualità dell’attivo e un costo del rischio contenuto.
Farbanca ha chiuso il 2019 con un utile netto di 4,1 milioni e crediti verso la clientela pari a circa 598 milioni. Al 31 dicembre 2019, il patrimonio netto è di 65,5 milioni, il CET1 è pari al 16% e le attività ponderate per il rischio (RWA) sono di 409,9 milioni.
Al 31 dicembre 2019, Farbanca presentava una struttura operativa efficiente e snella con un cost/income pari al 43,5% e 36 dipendenti. L’impatto stimato sul CET1 sarà di circa 20 punti base
Luciano Colombini, Ad di Banca Ifis, ha commentato: “Grazie a questa importante operazione gestita e conclusa in un periodo complesso come quello attuale, da oggi diamo ufficialmente vita al primo polo specializzato leader nei servizi finanziari alle farmacie.
Con l’integrazione degli asset complementari e il forte posizionamento di mercato di Credifarma e Farbanca, Banca Ifis rafforza il suo ruolo di primario operatore di settore a livello europeo accelerando, grazie alle migliori competenze, lo sviluppo di servizi sempre più specialistici, personalizzati e digitali, per la prima volta integrati in un unico grande operatore”.