Intesa Sanpaolo conferma su Giglio Group sia la raccomandazione “buy” sia il target price a 4,4 euro, prezzo che incorpora un upside potenziale di circa il 98% rispetto al prezzo considerato di 2,23 euro.
L’analista ricorda che Giglio Group ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un GMV aumentato del 28% su base annua a 74,6 milioni e con ricavi consolidati pari a 34,3 milioni (+ 19% a/a).
L’Ebitda si è attestato a 2,2 milioni (1,8 milioni nei 9 mesi del 2019), riflettendo l’integrazione di Terashop, che ha comportato anche una razionalizzazione delle strutture operative e organizzative e una riduzione dei costi fissi.
L’Ebit è stato pari a 0,9 milioni contro -0,4 milioni nei 9 mesi del 2019 mentre l’utile netto si è fissato a 73mila euro a fronte di una precedente perdita netta adjusted di 1,5 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto del gruppo si è attestato a 16,8 milioni contro i 12,3 milioni di fine 2019.
Intesa Sanpaolo prevede che l’azienda continui a coinvolgere nuovi clienti e fornire servizi digitali di e-commerce innovativi (2 contratti firmati a ottobre) e, in linea con le indicazioni del management, possa confermare il trend dei 9 mesi nel quarto trimestre 2020, nonostante l’attuale contesto di incertezza.
Inoltre sottolinea che l’ultima frazione d’anno è di solito stagionalmente più forte, includendo Black Friday, Cyber Monday e il periodo natalizio.
Alla luce dei risultati dei 9 mesi 2020, l’analista ha perfezionato leggermente le proprie stime.
Per il 2020, ipotizza una performance implicita dei ricavi nel 4Q20 del +28,2% a/a (+36,5% in precedenza). Inoltre prevede che l’Ebitda raggiunga a fine anno i 3,4 milioni (margine del 6,9% contro il 7% precedente) e che l’utile netto si attesti a 0,5 milioni (0,6 milioni in precedenza).
Per il 2021 ha tagliato di circa il 4% le proprie proiezioni sulla top-line e portato la stima dell’Ebitda a 5,1 milioni (5,3 milioni in precedenza) e quella dell’utile netto a 2,4 milioni (-6,5% rispetto alle stime precedenti).