Mercati asiatici – Ultima seduta del mese in territorio negativo

Seduta sottotono per le principali piazze asiatiche con l’azionariato cinese che ha contenuto le vendite dopo i positivi segnali arrivati dall’attività manifatturiera di novembre e l’inaspettata iniezione di fondi da parte della banca centrale.

I principali indici del continente asiatico chiudono pertanto in territorio negativo l’ultima seduta di un mese brillante, che ha visto il Nikkei registrare il più grande guadagno mensile degli ultimi 27 anni sulla scia di un ottimismo legato ai progressi del vaccino Covid-19 e all’esito delle presidenziali americane.

Nel frattempo si segnala l’indiscrezione riportata da Reuters secondo cui l’amministrazione Trump sarebbe in procinto di aggiungere SMIC e CNOOC Ltd. a una lista nera di presunte compagnie militari cinesi.

I dati macro pubblicati suggeriscono che la seconda economia più grande del mondo è sulla buona strada per superare completamente il peso delle varie chiusure restrittive dopo che i recenti hanno mostrato un ritorno della produzione a livelli pre-pandemici.

Entrando nel dettaglio, l’indice Pmi manifatturiero nel mese di novembre si è attestato a 52,1 punti dopo i 51,4 punti di ottobre. Il dato è risultato superiore alle stime degli analisti (51,5 punti). L’indice Pmi non manifatturiero, calcolato prevalentemente su costruzioni e servizi, è salito invece a 56,4 punti dai 56,2 punti di ottobre (consensus 56 punti).

In Giappone, la lettura preliminare di ottobre del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria ha messo in evidenza una crescita della produzione industriale del 3,8% su base mensile (consensus +2,4%) dopo il +3,9% di settembre. Su base annua, rispetto a ottobre 2019, il dato mostra una contrazione del 3,2% (consensus -4,6%) dopo il -9,0% di settembre.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1968 mentre il dollaro/yen si muove in area 104,02. Tra le materie prime, il Brent scende a 47,29 dollari (-1,8%) e il Wti a 44,72 dollari (-1,9%). Oro in calo a 1.781 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,3% e lo 0,1%. Vendite a Hong Kong (-1,7%).

In territorio negativo anche il Nikkei (-0,8%) e il Topix (-1,8%).

Venerdì Wall Street ha visto le seguenti chiusure: S&P500 +0,2%, Dow Jones +0,1% e Nasdaq +0,9%.