Mercati – Incertezza nel Vecchio Continente, focus sulla riunione dell’Eurogruppo

Proseguono in ordine sparso le borse europee, mentre Wall street ha aperto incerta. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 22.270 punti, negativo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%). Poco mosso il Cac 40 di Parigi (-0,1%) mentre scambia sopra la parità il Dax di Francoforte (+0,6%).

Oltreoceano, viaggiano in ribasso Dow Jones (-0,8%), S&P500 (-0,4%) e Nasdaq (-0,3%), nell’ultima seduta di un novembre che rimane comunque da record grazie ai progressi sui vaccini anti-Covid.

I riscontri incoraggianti dei test sui candidati vaccini contro il coronavirus hanno infatti sostenuto l’azionario nelle ultime settimane, alimentando le speranze per una rapida ripresa dell’economia nel 2021 e trainando l’indice globale MSCI World Index a realizzare un balzo mensile del 13%.

A sostenere il rally sono stati soprattutto i settori più ciclici, maggiormente penalizzati dalla pandemia e con ampie prospettive di recupero, a discapito dei tecnologici, delle attività “stay-at-home” e degli asset rifugio come l’oro, che si avvia a registrare il maggior declino mensile in quattro anni.

In Europa, riflettori puntati sulla riunione dell’Eurogruppo, chiamato ad approvare il Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) e l’introduzione anticipata, già dal 2022, dell’intervento finanziario di ultima istanza per la risoluzione delle banche (backstop).

Sul Forex l’euro/dollaro sale ancora a 1,199 mentre il cambio tra biglietto verde e yen avanza leggermente a quota 104,2.

Sotto le attese i dati preliminari di novembre sull’inflazione della Germania, mentre in Italia l’Istat ha stimato per novembre una flessione dei prezzi al consumo pari allo 0,1% mensile e 0,2% su base annua, registrando una variazione negativa per il settimo mese consecutivo.

Tra le materie prime riducono i cali le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 47,9 dollari e il Wti (-0,4%) a 45,3 dollari, mentre si apre la due giorni dell’Opec+ da cui si attendono novità su un eventuale accordo per l’estensione degli attuali tagli alla produzione anche nei primi mesi del 2021.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 117 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,6%.

Tornando a Piazza Affari, arretra Unicredit (-3,6%), in scia ai rumors su incertezze nella governance, nell’ambito del rinnovo del Cda che si terrà in aprile. Deboli anche Poste Italiane (-2,2%) e Mediobanca (-2,0%) mentre avanzano Pirelli (+3,5%) e Prysmian (+2,9%).