UniCredit – Titolo sotto pressione (-7,2%) dopo ufficialità dell’addio di Mustier

UniCredit sotto pressione a Piazza Affari dopo l’ufficialità dell’addio del Ceo Jean Pierre Mustier. Intorno alle 09:30 il titolo lascia sul terreno il 7,2% a 8,02 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,1 per cento.

“Nel corso degli ultimi mesi è emerso che la strategia del piano “Team 23″ e i suoi pilastri fondanti non sono più in linea con l’attuale visione del cda. Di conseguenza ho preso la decisione di lasciare il gruppo alla fine del mio mandato ad aprile 2021, in modo da consentire al consiglio di definire la strategia futura”, ha spiegato Mustier. Lo si legge in una nota.

“Mustier manterrà il suo incarico fino alla fine del proprio mandato o fino alla nomina di un successore per garantire una transizione ordinata”, sottolinea la nota.

Il presidente designato, Pier Carlo Padoan, e il cda inizieranno una ricerca, sia all’interno che all’esterno del gruppo, per identificare il nuovo Ceo seguendo un processo di selezione accurato e rigoroso che riflette l’impegno per assicurare una solida governance aziendale. La banca si sta avvalendo della consulenza dell’head hunter Spencer Stuart.

Già nello scorso week end alcuni rumor di stampa riportavano di una potenziale uscita di Mustier dopo un cda informale tenutosi domenica 29 novembre, riportando anche di differenze di visioni con alcuni membri del cda sulla strategia.

UniCredit è da settimane al centro dei rumor nell’ottica di una potenziale aggregazione con Mps, con il Governo che starebbe spingendo in tal senso mettendo a punto anche misure per favorire l’operazione (ricapitalizzazione della banca senese per 2-2,5 miliardi conversione delle Dta in crediti d’imposta che per Mps potrebbe valere fino a 3,6 miliardi, garanzia sui circa 10 miliardi di rischi legali in capo a Mps).

Mustier anche recentemente ha ribadito che la banca non è interessata a operazione di M&A e, secondo rumor, di mercato, la sua uscita potrebbe rendere più semplice suddetto deal.

Indiscrezioni di stampa delle scorse settimane parlavano anche della creazione di una subholding sotto il cui cappello sarebbero ricadute le attività estere del gruppo, separandole dagli asset italiani. Operazione su cui ci sarebbero state delle divergenze secondo la stampa.

Il Sole 24 Ore cita i nomi di potenziali candidati che potrebbero prendere il posto di Mustier, tra cui Victor Massiah (ex Ad di Ubi), Diego De Giorgi (membro del cda di UniCredit), Fabio Gallia (ex Ceo di Bnl), Marco Morelli (ex Ad di Mps e oggi in Axa Investements), Marina Natale (ex Cfo di UniCredit e oggi al vertice di AMCO).

Ieri era circolato anche il nome di Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane. Tali rumor sono stati indicati come privi di fondamento dalla società.

Il giornale cita anche un paio potenziali candidati all’interno dell’attuale management e di UniCredit: Carlo Vivaldi (Co-Chief operating officer) e Francesco Giordano (Co-Ceo del Commercial Banking Western Europe).