Dopo aver raggiunto lo scorso 9 novembre il nuovo massimo storico a 182,95 euro le quotazioni dei titoli del gruppo automobilistico di lusso hanno avviato una stretta fase laterale che, nella parte inferiore, si è sviluppata al di sopra del supporto statico posizionato a 175,85 euro. Da segnalare che le oscillazioni dei corsi delle azioni Ferrari, pur rimanendo al di sopra della trendline rialzista di lungo e medio periodo, non sono ancora interpretabili né come un movimento di distribuzione né come uno di accumulazione.
All’interno di questo quadro grafico, l’eventuale cedimento del sopracitato supporto statico posto a 175,85 euro potrebbe così aumentare la pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo di Maranello che potrebbero scivolare rapidamente fino al successivo supporto individuabile a 170 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Ferrari potrebbero accelerare la discesa verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 164,90 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a 155,30 euro.
Un nuovo segnale positivo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Louis Camilleri, al contrario, potrebbe arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata 179,45 euro, al di sopra della quale il successivo livello chiave è individuabile sul sopracitato record storico a 182,95 euro. L’eventuale breakout di questa barriera proietterebbe i corsi delle azioni Ferrari in circuiti inesplorati, con gli obiettivi rialzisti che in questo caso possono essere individuati in corrispondenza di cifre tonde che in questo caso possono essere 190 euro, il primo obiettivo, e 200 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Ferrari è pari a +19,9% (+70,4% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 22 analisti rilevati dal sito della società è 178,35 euro, con un potenziale rialzista dello 0,5 per cento.
Prezzo di chiusura: 177,40 euro
+12,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 200,00 euro;
+7,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 190,00 euro;
+3,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 182,95 euro;
+1,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 179,45 euro;
-0,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 175,85 euro;
-4,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 170,00 euro;
-7,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 164,90 euro;
-12,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 155,30 euro.