Il prossimo piano industriale sarà come tutti i piani in ottica stand alone. L’ingresso delle filiali si completerà nei prossimi mesi e nei prossimi mesi avremo una miglior visione per inserire anche questa nuova fisionomia in un framework completo. Inizieremo presto le attività sul piano industriale, verso la fine 2021 credo sarà il momento ideale per essere pronti con la presentazione al mercato”.
Lo ha affermato alla stampa Alessandro Vandelli, Ceo di Bper. “La nostra operazione di crescita che richiederà 3-6 mesi per essere completata” e fine alla sua conclusione “appare difficile e complesso, per non dire impossibile, valutarne altre”.
“Né voglio accelerare né frenare sull’attivita’ di M&A, voglio solo dire che il nostro focus totale è ull’integrazione del ramo di azienda di Ubi Banca per dare il miglior servizio possibile alle realtà che presidieremo”, ha aggiunto l’Ad.
“Abbiamo appena realizzato con successo un aumento di capitale sul mercato da 800 milioni finalizzato alla crescita in un periodo difficile come quello del Covid-19. Se dobbiamo pensare a operazioni rilevanti difficilmente sono compiute con un esborso di cassa ma abitualmente sono scambi di natura azionaria. Ecco perché in conference call avevo parlato di un eventuale scambio di azioni. Poi visto il momento abbiamo un approccio aperto alle riflessioni ma in questo momento non c’è niente”, ha puntualizzato il manager.
In merito a quanto ha detto in un’intervista nei giorni scorsi Carlo Cimbri, Ceo di Unipol (primo socio di Bper con il 18,9% del capitale), che sarebbe favore a un potenziale merger con Banco Bpm, Vandelli ha dichiarato: “Le parole di un azionista sono importanti perché sono un messaggio a favore della crescita e dello sviluppo che abbiamo portato avanti negli anni.
Anni fa avevamo 60 miliardi di totale attivo, ora abbiamo raddoppiato gli attivi anche grazie a questa operazione a 120 miliardi. Le parole” di Cimbri “fungono per noi da stimolo per la crescita”.
Il Ceo ha poi spiegato che “in alcune aree della Lombardia diventeremo la prima o la seconda banca” per numero di sportelli dopo l’integrazione delle filiali di Ubi Banca rilevate da Intesa Sanpaolo.
Nella regione avremo 360 sportelli e saremo vicini all’8% di quota di mercato per filiali. A Brescia arriveremo a detenere 100 filiali in tutto e a Bergamo poco meno di 90, un grande presidio ci sarà anche a Varese”.
Per questo Bper ha creato, oltre alla direzione già presente a Milano, altre direzioni a Brescia, Bergamo e Varese. “Sono territori su cui la nostra banca era poco presente o addirittura assente”, ha sottolineato il manager.