Media – Faro dell’UE su emendamento che attribuisce poteri all’AGCOM

La Commissione Europea ha acceso un faro sull’emendamento inserito all’interno del Dl Covid che attribuisce all’AGCOM il potere di avviare un’istruttoria di sei mesi per potersi poi esprimere su un’eventuale operazione che implica incroci media-tlc. Il provvedimento diventerà efficace una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale

La Commissione “riconosce la massima importanza alla tutela del pluralismo dei media. Le misure nazionali devono essere proporzionate a questo obiettivo e quindi non andare oltre quanto necessario per raggiungerlo. Le autorità italiane devono garantire che le leggi nazionali volte a tutelare il pluralismo dei media siano conformi alle libertà economiche dei Trattati secondo l’interpretazione della Corte europea di giustizia, anche nella più recente sentenza Vivendi”, ha spiegato un portavoce secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore.

In proposito, nei giorni scorsi, il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato alla stampa: “Non è una norma ad azienda o per fare un dispetto ad un’azienda francese ma semplicemente una presa d’atto di una sentenza europea che porta ad avere un vuoto normativo da colmare ed occorre dare ad AGCOM gli strumenti per valutare gli effetti sul mercato e il pluralismo di quella sentenza”.

Il tutto dopo la sentenza dello scorso 3 settembre con la quale la Corte Europea ha giudicato non conformi alla normativa europea le regole previste dal Tusmar e dalla Legge Gasparri che vietano incroci azionari sensibili tra aziende tlc e media, scongelando di fatto la quota eccedente il 10% del capitale detenuta da Vivendi (che è anche socio rilevante di Tim) in Mediaset.