Mercati – Milano in coda all’Europa a -1%

Le borse europee procedono incerte e a Wall Street hanno aperto in lieve calo Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,4%) e Nasdaq (-1%). A Milano il Ftse Mib cede l’1% in area 21.870 punti, mentre viaggiano contrastati il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%).

I mercati scontano qualche presa di beneficio dopo il rally di novembre, complici le incertezze legate ai tempi di approvazione dei vaccini da parte delle autorità e alla distribuzione, in attesa di nuovi driver che spingano nuovamente gli acquisti. Intanto Pfizer ha ricevuto il via libera al proprio vaccino dalle autorità del Regno Unito e a breve dovrebbe cominciare a distribuire le prime dosi.

Negli Usa, per la prima volta dopo le elezioni del 3 novembre, sono ripresi i colloqui per un nuovo pacchetto di aiuti con la speaker alla Camera Nancy Pelosi che ha presentato una nuova proposta Democratica.

Intanto si tiene oggi la seconda parte della testimonianza al Congresso di Jerome Powell, dopo che ieri il presidente della Federal Reserve ha invitato alla cautela, ribadendo come l’economia americana resti in uno stato di incertezza.

Dall’agenda macroeconomica, in attesa dell’uscita del Job Report di venerdì, è giunta la stima Adp sull’occupazione che ha evdenziato 307 mila nuovi impieghi nel settore privato, inferiori ai 440 mila attesi dal consensus e ai 404 mila del mese precedente (rivisti da 365 mila).

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza ancora a 1,207 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 104,5.

Tra le materie viaggiano in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 47,7 dollari e il Wti (-0,7%) a 44,8 dollari, aspettando i dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 117 base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,66%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanza Moncler (+1,5%) mentre arretrano in particolare Banco Bpm (-3,9%), Unipol (-3,6%) e Stm (-3,5%).