Mercati Usa – Anche dicembre parte forte

Listini in gran denaro al nastro di partenza dell’ultimo mese dell’anno.

Ieri è stata inoltre una giornata molto movimentata su quasi tutti gli assets finanziari, dalle valute (calo del dollaro), alle materie prime (recupero dei metalli preziosi) fino ai bond con un innalzamento dei rendimenti piuttosto imprevisto.

Partendo dal mercato azionario, tutti e quattro gli indici principali hanno fatto registrare l’ennesimo nuovo record storico, pur non chiudendo sui massimi intraday a causa di una lieve flessione nel finale sullo stallo bipartisan ancora presente sulla definizione del nuovo pacchetto fiscale.

Nello specifico, il migliore indice è stato il Nasdaq (+1,3%) seguito dallo S&P500 (+1,1%), dal Russell 2000 (+0,9%) ed infine dal Dow Jones (+0,6%). Avanza anche il VIX di un punto percentuale a quota 20,85.

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Sul mercato obbligazionario balzo dei redimenti in particolare sulla parte lunga della curva con il decennale governativo che guadagna otto punti base chiudendo allo 0,92% e sembra puntare deciso vero quota uno per cento entro la fine dell’anno, allargando lo spread con il titolo due anni ai livelli di metà novembre.

Seduta di forte rimbalzo per i metalli preziosi ed in particolare per l’argento che guadagna il sette per cento recuperando il pesante gap negativo di inizio settimana. Bene anche l’oro (+2%) che realizza la miglior giornata da oltre un mese e risale oltre quota 1,800 dollari l’oncia. Si accoda anche il platino (+4%) che recupera quota 1.000 dollari dopo alcuni mesi.

Tra gli altri metalli non si arresta il rally del rame (+1%), mentre cala il petrolio (-2%) per la seconda seduta consecutiva chiudendo a 44,5 dollari al barile, in scia alle divergenze tra i Paesi Opec sul mantenimento o allungamento del taglio alla produzione.

Infine sul mercato valutario, il dollaro sfonda quota 1,2 nei confronti della moneta unica e scivola fino a 1,204 in chiusura e 1,208 nella mattinata asiatica.