Mercati – Milano termina sopra la parità (+0,2%) trainata da nuovi record a Wall Street

Chiusura poco mossa per le borse del Vecchio Continente, mentre Wall Street mette a segno nuovi record sostenuta dai colloqui sui nuovi aiuti economi e da alcuni dati rassicuranti sull’economia a stelle e strisce.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 22.007 punti. Poco distanti dalla parità anche Ftse 100 di Londra (+0,4%), Cac 40 di Parigi (-0,2%), Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e Dax di Francoforte (-0,5%). Oltreoceano avanzano Dow Jones (+0,6%), S&P500 (+0,25%) e Nasdaq (+0,5%), con gli ultimi due che registrano nuovi massimi intraday.

Dopo il rally delle ultime settimane, i mercati cercano nuovi catalyst per riprendere la corsa momentaneamente interrotta. Il sentiment resta diviso tra i timori per la continua diffusione della pandemia e l’ottimismo che scaturisce dall’imminente arrivo dei vaccini e dalla prospettiva di nuovi stimoli.

A tal proposito, negli Usa, la speaker alla Camera Nancy Pelosi e il leader democratico al Senato, Chuck Schumer, hanno invocato una ripresa immediata delle trattative, aggiungendo che la proposta bipartisan da 908 miliardi di dollari dovrebbe rappresentare la base dei negoziati.

Intanto la Gran Bretagna è diventata il primo Paese occidentale ad approvare un vaccino Covid-19, con 800mila dosi del farmaco di Pfizer e BioNTech disponibili per le persone ad alto rischio a partire dalla prossima settimana.

Oltre alla pandemia, preoccupano anche le tensioni tra Washington e Pechino, dopo che la Camera statunitense ha approvato un disegno di legge per imporre restrizioni alle società cinesi quotate negli Usa. Inoltre Joe Biden ha dichiarato ieri che le tariffe imposte dall’amministrazione Trump non saranno rimosse immediatamente.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati di novembre sugli indici Pmi servizi e composito dell’eurozona, che hanno confermato una contrazione del terziario seppur inferiore alla stima preliminare, oltre alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa, pari a 712 mila unità rispetto a 775 mila previste dal consensus.

L’indice Ism servizi rallenta leggermente ma continua a segnalare un’espansione (55,9 punti) a novembre, aspettando il Job Report ufficiale di novembre in calendario domani. In Italia, l’Istat ha rivisto al ribasso di 0,6 punti percentuali la stima sul Pil 2020 (-8,9%) e 2021 (+4,0%).

Sul Forex l’euro/dollaro sale ancora a 1,216 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 103,8. In rialzo la sterlina a 1,35 dollari e a 0,901 nei confronti della moneta unica, dopo che la Francia ha avvertito che potrebbe porre il veto su un eventuale accordo non soddisfacente tra UK e UE.

Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 48,7 dollari e il Wti (+0,8%) a 45,6 dollari, in attesa della decisione Opec+ sull’eventuale estensione degli attuali tagli alla produzione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 115 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,6%.

Tornando a Piazza Affari, fra le blue chip si mettono in evidenza Leonardo (+3%), Moncler (+2,1%) e Banco Bpm (+2,0%) mentre arretrano le utilities Italgas (-2,1%), Terna (-1,75%) ed Hera (-1,3%).