Mercati – Previsto avvio poco mosso in scia a Wall Street e Asia

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco mosse, mentre gli investitori valutano il rinnovato ottimismo sulla ripresa dei colloqui in Usa per un nuovo pacchetto di stimoli fiscali e sull’approvazione di un vaccino.

Chiusura poco mossa ieri a Wall Street, con lo S&P 500 (+0,2%) che dopo una partenza negativa è comunque riuscito ad aggiornare nuovamente il proprio record storico. In lieve rialzo anche il Dow Jones (+0,2%), mentre ha terminato sostanzialmente invariato il Nasdaq.

Senza direzione precisa stamane i mercati asiatici, con Tokyo che ha chiuso sulla parità e Hong Kong in rialzo dello 0,7%. In calo dello 0,2%, invece, Shanghai, nonostante il Caixin China General Services Pmi di novembre abbia battuto le attese registrando la seconda lettura più alta da aprile 2010.

Dopo che le notizie sui progressi nello sviluppo di un vaccino hanno spinto l’azionario globale a un mese da record, l’attenzione degli investitori si sta sposando parzialmente sui bond.

Uno dei maggiori rialzi dell’anno dei rendimenti dei Treasury negli scorsi giorni ha alimentato le speculazioni circa il potenziale impatto di un incremento dei tassi sull’equity e sul debito corporate.

Intanto, la speaker alla Camera Usa, Nancy Pelosi, e il leader democratico al Senato, Chuck Schumer, hanno invocato una ripresa immediata delle trattative sul nuovo pacchetto di aiuti all’economia e dichiarato che la proposta bipartisan da 908 miliardi di dollari dovrebbe essere la base dei negoziati.

Sullo sfondo preoccupano però le tensioni tra Washington e Pechino, dopo che la Camera Usa ha approvato un disegno di legge che imporrà delle restrizioni sulle società cinesi quotate negli Stati Uniti.

Nel frattempo, il presidente eletto americano Joe Biden ha detto che non rimuoverà immediatamente le tariffe che l’amministrazione Trump ha imposto alla Cina.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale di novembre degli indici Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, oltre ai dati sulle vendite al dettaglio a ottobre nella zona euro.

Nel pomeriggio in Usa, inoltre, l’attenzione sarà rivolta sull’indice Ism non manifatturiero di novembre e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, attese a 775 mila unità.