Mps – Rumor su possibile alternativa a fusione con un altro istituto

Rumor su una possibile alternativa alla fusione con un altro istituto per Mps, di cui si sarebbe discusso anche nel cda tenutosi ieri.

Secondo quanto riporta MF, il Movimento 5 Stelle si starebbe facendo promotore di un’ipotesi che prevedrebbe di far continuare a camminare la banca senese da sola, rafforzando il legame con AMCO e lavorando a una graduale uscita del Tesoro dal capitale di Mps (in base agli accordi con le autorità europee la privatizzazione dovrebbe avvenire entro il 2021).

Lo scorso 1° dicembre è diventata efficace la scissione a favore di AMCO di un portafoglio di crediti deteriorati da 8,1 miliardi in capo a Mps, che ha consentito all’Npe ratio di scendere sotto il 5 per cento.

Secondo quanto riporta il giornale, suddetta ipotesi partirebbe da presupposto che tra Mps e AMCO, entrambe a controllo pubblico, potrebbero nascere potenziali sinergie.

Per una potenziale revisione degli accordi già presi, il Governo dovrebbe intavolare una trattativa con la Dg Comp della Commissione Europea.

La banca senese resta comunque al centro dei rumor su una potenziale aggregazione con UniCredit, con il Governo che starebbe lavorando ad alcune misure per agevolare una potenziale, in primis la possibilità di convertire le DTA in crediti fiscali (per la banca senese la dote è pari a 3,7 miliardi secondo rumor di stampa).

Tuttavia, il Movimento 5 Stelle ha proposto un emendamento che prevede di limitare a una soglia massima di 500 milioni tale beneficio.

Secondo quanto riporta La Repubblica, al cda di Mps sarebbero stati presentati numeri
in base ai quali un potenziale acquirente dell’istituto toscano potrebbe generare fino a 7,8
miliardi di nuovo valore.

Intorno alle 12:00 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1% a 1,18 euro, mentre l’indice di settore viaggia appena sotto la parità (-0,1%).