UniCredit – Al lavoro per individuare il successore di Mustier

UniCredit ha dato avvio all’iter per selezionare il candidato che prenderà il posto del Ceo Jean Pierre Mustier, che ha appena annunciato la propria decisione di non ricandidarsi.

Ieri, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore si è riunito il Comitato Nomine, in cui si sarebbe fatta una prima scrematura dei potenziali candidati alla carica di Ceo. Inoltre, sarebbero state definite le linee guida qualitative che dovranno caratterizzare il nuovo board, che sarà eletto nella prossima primavera.

Tornando alla scelta del nuovo Ceo, l’obiettivo della banca, aggiunge il quotidiano, è di accelerare i tempi è di definire il prima possibile una lista di tre nomi da sottoporre all’esame del cda (la riunione prevista per oggi non si terrà, mentre un’altra è stata fissata per giovedì prossimo). Proprio per questo, si è deciso di non costituire una task force interna come da prassi in queste situazioni.

Secondo MF, la banca intenderebbe individuare il candidato entro gennaio 2021. In questo processo, con l’istituto che si sta avvalendo della consulenza dell’head hunter Spencer Stuart, un ruolo fondamentale lo sta giocando il presidente designato Pier Carlo Padoan.

Il quotidiano cita i nomi di potenziali candidati che potrebbero prendere il posto di Mustier, tra cui Victor Massiah (ex Ad di Ubi), Diego De Giorgi (membro del cda di UniCredit ed ex responsabile del Global Investment Banking di Merrill Lynch), Fabio Gallia (ex Ceo di Bnl), Marco Morelli (ex Ad di Mps e oggi in Axa Investements), Marina Natale (ex Cfo di UniCredit e oggi al vertice di AMCO) e Sergio Ermotti (ex Ceo di Ubs).

Il giornale cita nomina anche alcuni potenziali candidati all’interno dell’attuale management e di UniCredit: Carlo Vivaldi (Co-Chief operating officer), Francesco Giordano (Co-Ceo del Commercial Banking Western Europe), Niccolò Ubertalli, Co-Ceo Commercial Banking Eastern Europe.

La nomina del nuovo Ceo è attesa del mercato anche per cercare di capire che strategia si intende seguire, con UniCredit da settimane al centro dei rumor su una potenziale fusione con Mps, anche se dall’istituto hanno fatto sapere che non accetteranno operazioni che impattino sulla situazione patrimoniale.

Intorno alle 10:50 a Piazza Affari il titolo viaggia sulla parità a 7,98 euro, dopo che ieri ha tentato un timido rimbalzo dopo i forti delle due sedute precedenti in scia alle incertezze sulla governance e all’annuncio ufficiale dell’addio di Mustier. L’indice di settore cede lo 0,3 per cento.