Emak – Bene i primi 9 mesi e 4Q atteso in linea

Emak è giunta a fine settembre 2020 con risultati in crescita rispetto al pari periodo 2019. I ricavi sono saliti a 360 milioni circa (+7%), Ebitda ed Ebit rispettivamente a 46,8 milioni (+21%) e a 30 milioni (+47%) e l’utile netto è passato da 11,6 a 15,8 milioni. Migliora anche la struttura patrimoniale, con i debiti finanziari netti in flessione a circa 130 milioni, dai 147 milioni di fine 2019. Positive anche le attese per fine 2020 in quanto il management stima un ultimo trimestre in linea con i nove mesi precedenti.

Modello di Business

Il Gruppo Emak, presente in 15 paesi, offre una gamma di prodotti di soluzioni innovative per il giardinaggio, l’agricoltura, l’attività forestale e l’industria. L’attività è suddivisa nelle aree di business:

  • outdoor power equipment, che comprende prodotti destinati al giardinaggi o, all’attività forestale e all’agricoltura qualidecespugliatori, rasaerba, trattorini, motoseghe, motozappe e motocoltivatori;
  • pompe e high pressure water jetting, di cui fanno parte pompe a membrana destinate al settore agricolo (irrorazione e diserbo), pompe a pistoni ad alta e ad altissima pressione per il comparto industriale, idropulitrici professionali, unità idrodinamiche e macchine per l’urban cleaninig;
  • componenti ed accessori per i suddetti settori, i più rappresentativi dei quali sono filo e testine per decespugliatori, accessori per motoseghe (es. affilatrici), pistole, valvole ed ugelli per idropulitrici e per applicazioni agricole, precision farming (sensori e computer).

Ultimi Avvenimenti

A metà ottobre la controllata Tecomec ha anticipato l’acquisizione dell’ulteriore 58% della brasiliana Agres, al prezzo di 25,7 milioni di Reais, pari a circa 3,9 milioni di euro, elevando la partecipazione al 91%. Nei primi nove mesi 2020 Agres ha registrato un fatturato di circa 27,4 milioni di Reais  (valore gestionale provvisorio), in crescita del 43,3% rispetto al pari periodo 2019. L’operazione consentirà il consolidamento della presenza in Sud America e Brasile e il rafforzamento della posizione di fornitore globale nel settore agricolo, potenziando il già ampio portafoglio prodotti.

A inizio ottobre la controllata Comet ha esercitato l’opzione per l’acquisto del 14,67% di Lavorwash, salendo al 98,42%, con un esborso di 9,6 milioni.

 

Conto Economico

Emak a fine settembre 2020 ha realizzato ricavi consolidati aumentati del 6,8% a quasi 360 milioni, grazie al positivo apporto di tutti i segmenti operativi. L’incremento deriva dalla variazione dell’area di consolidamento per lo 0,5%, dalla crescita organica per l’8,1%, mentre l’effetto cambi di traduzione ha assorbito l’1,8%. Un risultato raggiunto alla fine di un periodo caratterizzato da un rallentamento nel primo trimestre e una significativa crescita sia nel secondo, sia nel terzo trimestre, periodo quest’ultimo che ha visto i ricavi salire del 19,6% a 112,4 milioni.

L’effetto combinato dei maggiori volumi di vendita, del mantenimento della marginalità dei prodotti e del contenimento di alcuni costi operativi, ha consentito lo sviluppo dell’Ebitda a 46,8 milioni (+20,5% sul 30/9/19); +21,3% a 47,5 milioni l’Ebitda adjusted depurato da oneri non ricorrenti.

L’Ebit si attesta a 30 milioni circa (+47%), con una marginalità salita all’8,3% (6,1% a fine settembre 2019), contabilizzati ammortamenti e svalutazioni per 16,8 milioni, rispetto ai 18,4 milioni di un anno prima che includevano 2,1 milioni di svalutazioni.

La performance è stata in parte assorbita dai maggiori oneri finanziari netti a 8 milioni (2,9 milioni al 30/9/19) a seguito in particolare dal saldo negativo della componente valutaria per 3,2 milioni (positiva per 1,2 milioni nel 2019) dovuto all’andamento sfavorevole delle valute sudamericane e oneri derivanti dall’esercizio di alcune opzioni riguardanti partecipazioni per 1,8 milioni.

Infine, l’utile netto con una crescita del 36% si porta a 15,8 milioni, spesate imposte pari a 6,3 milioni (+5,6%), con un tax rate diminuito al 28,5% dal 33,9% di fine settembre 2019.

Stato Patrimoniale

Nel periodo l’indebitamento finanziario netto diminuisce a 130 milioni, dai 147 milioni di fine 2019, 30,3 milioni dei quali riferiti all’applicazione del principio contabile IFRS 16 (30,4 milioni a fine 2019), pur in presenza dell’acquisto di residue quote di partecipazione di minoranza pari a 13,4 milioni e della variazione dell’area di consolidamento per 3,5 milioni a seguito dell’acquisizione della svedese Markusson.

Il patrimonio netto si attesta a 219 milioni dai 211,5 milioni di fine 2019.

Ratio

Nel periodo i principali indici economici e patrimoniali mostrano una situazione equilibrata seppure con un andamento discontinuo. In particolare i risultati 2019 hanno risentito dell’iscrizione di svalutazioni per 2,1 milioni, mentre il 2018 recepiva plusvalenze e sopravvenienze per complessivi 4,5 milioni. L’indicatore del ripagamento del debito nel 2018 è pari a 2,37x, mentre nel 2019 si fissa a 3,19x (2,77x al 30/9/20).

Il rapporto di indebitamento si è mantenuto ben al di sotto dell’unità e pari a 0,59x a fine settembre 2020, così come risulta soddisfacente il tasso di redditività del capitale proprio pari al 6,2% nel 2019 e a 7,2% a fine settembre 2020.

 

Outlook

L’organo amministrativo spiega come il settore di riferimento del gruppo si sia dimostrato più resiliente all’impatto del Covid-19, come dimostrano i dati al 30 settembre. In ottobre “la domanda per tutti e 3 i segmenti in cui opera il Gruppo Emak è continuata ad essere molto sostenuta con un fatturato gestionale in crescita intorno al 20% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tenendo conto del buon portafoglio ordini sul mese di novembre da un lato e dell’incertezza sull’evoluzione dello scenario macroeconomico dall’altro, si stima per l’ultimo trimestre una crescita percentualmente in linea con i nove mesi precedenti”.

Sul fronte dei numeri, lo Specialist Intermonte Sim per il 2020 si attende risultati superiori al 2019. Gli esperti hanno rivisto al rialzo le loro aspettative, con un Ebitda 2020 e 2021 aumentato rispettivamente dell’8,2% e del 10,2% rispetto alle precedenti stime,  in ragione di un fine 2020 più sostenuto delle attese e del proseguimento del trend positivo del portafoglio ordini. Anche in considerazione dell’incertezza sugli sviluppi macroeconomici  ipotizzano  un aumento su base annua del 4 ° trimestre in linea con il trend dei nove mesi precedenti. Le previsioni includono inoltre il contributo della brasiliana Agnes, a seguito dell’anticipato acquisto dell’ulteriore 58%, che contribuirà all’Ebitda per 1 milione circa dal 2021.

Le aspettative per l’esercizio in corso e il prossimo biennio sono mostrate nella tabella che segue.

Borsa

Aperto il 2020 a 0,94 euro, l’azione ha toccato il minimo del periodo a 0,56 euro il 21 maggio e il massimo a 1 euro l’11 novembre, in concomitanza con l’uscita dei risultati del primi nove mesi, prezzo intorno al quale ha viaggiato fino ad oggi.

Da inizio 2020 il titolo ha registrato un rialzo del 9,4%, sovraperformando l’indice Ftse Italia Star che ha registrato un +7,5%.