Mercati – Apertura sopra la parità in attesa del giudizio di Fitch su debito italiano

Apertura in lieve rialzo per le borse europee, in attesa dell’uscita oggi dei dati di novembre sul mercato del lavoro a stelle e strisce e dopo l’annuncio di Pfizer su un rallentamento nella spedizione del vaccino.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,2% in area 22.050 punti. In frazionale rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), mentre arretra leggermente il Dax di Francoforte (-0,1%).

Il colosso farmaceutico americano ha annunciato dei ritardi nei piani di produzione del suo vaccino a causa di alcuni problemi nella supply chain, dichiarando di poter consegnare la metà delle dosi che aveva pianificato per quest’anno.

L’attenzione degli operatori oggi sarà però rivolta in particolare sul Job Report americano, che dovrebbe mostrare un rallentamento della crescita dei posti di lavoro a novembre complice l’incremento record dei contagi nel paese.

Sempre in Usa, resta l’incertezza sul nuovo pacche di stimoli fiscali, anche se aumentano le speranze di un accordo entro fine anno dopo che la proposta bipartisan da 908 miliardi di dollari avanzata dai Democratici come base per i negoziati sta raccogliendo crescente interesse da parte dei Repubblicani.

Sullo sfondo restano però le preoccupazioni per il possibile riaccendersi delle tensioni tra Washington e Pechino, dopo che la Camera Usa ha approvato un disegno di legge che minaccia di rimuovere le società cinesi dalle borse statunitensi.

Il Pentagono, inoltre, ha aggiunto altre quattro società cinesi, tra cui la China National Offshore Oil Corp, alla blacklist di aziende ritenute vicine a gruppi militari, esponendole a maggiori controlli e a potenziali sanzioni.

Intanto sul Forex il biglietto verde resta debole nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si mantiene in prossimità dei massimi da oltre due anni a 1,215 e il dollaro/yen sotto quota 104.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2%) a 49,7 dollari il Wti (+1,8%) a 46,5 dollari, dopo il compromesso trovato dall’Opec+ sui piani di produzione per il prossimo anno, ponendo fine a giorni di incertezza.

I principali paesi produttori hanno raggiunto un accordo che limiterà gli aumenti mensili della produzione a 500 mila barili al giorno a partire da gennaio, prevedendo degli incontri ogni mese per decidere i passi successivi.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 116 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,60%, in attesa questa sera a mercati chiusi dell’annuncio di Fitch sull’aggiornamento del rating sull’Italia, attualmente a BBB- con outlook stabile.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza in avvio i petroliferi Saipem (+2,1%), Eni (+1,8%) e Tenaris (+1,7%), con il gruppo del cane a sei zampe che prima dell’apertura ha annunciato l’ingresso nel mercato dell’eolico offshore in Gran Bretagna. In rialzo anche Leonardo (+1,6%) e Atlantia (+1,4%).