Mercati – Proseguono in leggero rialzo, a Milano (+0,7%) bene i petroliferi

Le borse europee si mantengono lievemente positive mentre, a Wall Street, Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,2%) hanno aperto sopra la parità nonostante i non farm payrolls sotto le attese.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% in area 22.160 punti, ben intonato come l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%) mentre il Dax di Francoforte è sostanzialmente invariato (+0,1%).

I dati di novembre sul mercato del lavoro a stelle e strisce hanno evidenziato 245 mila nuovi posti di lavoro, a fronte dei 460 mila previsti e dei 610 mila di ottobre. La disoccupazione è scesa al 6,7%, mentre i salari medi orari sono aumentati dello 0,3% su base mensile rispetto al +0,1% stimato dagli analisti.

Numeri che certificano un rallentamento della crescita dei nuovi impieghi per il quinto mese consecutivo dopo il boom di 4,8 milioni registrato a giugno, alimentando le aspettative per nuovi stimoli fiscali, dopo la ripresa delle trattative sulla base della proposta bipartisan da 908 miliardi di dollari.

Intanto gli operatori continuano a monitorare la diffusione della pandemia e le notizie in chiaroscuro sui vaccini. Pfizer ha infatti annunciato un parziale ritardo nella produzione del proprio farmaco a causa di problemi alla supply chain, dichiarando di poter consegnare soltanto metà delle dosi inizialmente previste per quest’anno.

Sullo sfondo restano anche le preoccupazioni per il possibile riaccendersi delle tensioni tra Washington e Pechino e le incertezze legate alle trattative fra UE e Regno Unito sulla Brexit.

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,217, sui massimi da oltre due anni dopo il job report americano e i solidi dati sugli ordini industriali tedeschi (+2,9% a ottobre), mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta poco mosso in area 103,9.

Tra le materie prime riducono i precedenti guadagni le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 49,0 dollari il Wti (+0,4%) a 45,8 dollari. I Paesi dell’Opec+ si sono accordati per limitare gli aumenti mensili della produzione a 500 mila barili al giorno a partire da gennaio, prevedendo incontri ogni mese per decidere i passi successivi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 117 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,62%, in attesa questa sera a mercati chiusi dell’annuncio di Fitch sull’aggiornamento del rating sull’Italia, attualmente a BBB- con outlook stabile.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap gli acquisti premiano Leonardo (+3,2%) e i petroliferi Saipem (+3,6%), Eni (+3,3%) e Tenaris (+3%). In particolare, Eni ha annunciato l’ingresso nel mercato dell’eolico offshore in Gran Bretagna. In controtendenza Ferrari (-1,9%) e Amplifon (-0,9%).