Mercati Usa – Apertura sopra la parità dopo il Job Report

Partenza positiva a Wall Street dopo la diffusione dei dati di novembre sul mercato del lavoro Usa. Dopo pochi minuti di scambi, Dow Jones e S&P 500 guadagnano lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,2%.

Il Job Report ha evidenziato la creazione di 245 mila nuovi posti di lavoro lo scorso mese, inferiori ai 460 mila previsti dal consensus e ai 610 mila di ottobre (rivisti al ribasso da 638 mila).

Il tasso di disoccupazione è sceso in linea alle attese al 6,7% dal 6,9% del mese precedente, mentre i salari medi orari sono aumentati dello 0,3% su base mensile rispetto al +0,1% stimato dagli analisti.

Numeri che confermano un rallentamento della crescita dell’occupazione per il quinto mese consecutivo, suggerendo però al tempo stesso un progressivo recupero del mercato del lavoro nonostante il paese si trovi tuttora in piena crisi pandemica.

Sul fronte vaccini, ieri Pfizer ha annunciato dei ritardi nei piani di produzione a causa di alcuni problemi nella supply chain, dichiarando di poter consegnare la metà delle dosi che aveva pianificato per quest’anno.

Resta inoltre l’incertezza sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali Usa, anche se aumentano le speranze di un accordo entro fine anno dopo che la proposta bipartisan da 908 miliardi di dollari avanzata dai Democratici come base per i negoziati sta raccogliendo crescente interesse da parte dei Repubblicani.

Intanto sul Forex prosegue la discesa del biglietto verde nei confronti delle altre valute, avviandosi a chiudere la peggior settimana da un mese dopo aver toccato i minimi da due anni e mezzo. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,216 e il dollaro/yen a 103,9, mentre la sterlina sale a 1,353 sul dollaro con l’avvicinarsi di un accordo sulla Brexit.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 49 dollari e il Wti (+0,4%) a 45,8 dollari, dopo che l’Opec+ ha raggiunto un compromesso per aumentare leggermente la produzione da gennaio, mantenendo però la maggior parte degli attuali tagli.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,96% e quello del biennale allo 0,16%.