ATS Automation Holdings Italy, indirettamente controllata al 100% dalla canadese ATS Automation Tooling Systems, ha deliberato di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su CFT. L’obiettivo è la revoca della quotazione della società.
L’offerente riconoscerà un corrispettivo di 4,60 euro per ciascuna azione portata in adesione, un prezzo che incorpora un premio dell’86,4% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì 4 dicembre (giorno di Borsa precedente la comunicazione dell’Offerta al mercato).
L’esborso massimo complessivo sarà di 88.134.579 euro.
Qualora il delisting non venisse conseguito ad esito dell’Offerta, l’Offerente si riserva la facoltà di conseguire il delisting tramite di ulteriori mezzi, inclusa la fusione per incorporazione dell’Emittente in ATS Italia.
L’operazione mira a promuovere la crescita di CFT quale parte fondamentale del gruppo ATS fornendo alla società una guida strategica focalizzata sulla crescita del valore del business nel medio lungo termine, oltre all’opportunità di beneficiare delle sinergie derivanti dall’ingresso di CFT nel gruppo ATS espandendo l’attività in nuovi mercati.
CFT continuerè ad operare attraverso le sue strutture operative che ATS intende mantenere in Italia e manterrà le sedi principali a Parma.
Promuovendo l’Offerta, l’Offerente intende offrire agli azionisti dell’Emittente la possibilità
di cedere le proprie quote nell’Emittente a condizioni più favorevoli rispetto all’andamento medio delle negoziazioni delle azioni CFT negli ultimi mesi e anni.
L’operazione ha il sostegno della famiglia Catelli, rappresentata da Roberto Catelli (Presidente di CFT) e da Alessandro Merusi (Amministratore Delegato di CFT) che ad oggi detengono il 38,5% del capitale sociale (il 60,6% dei diritti di voto), che hanno assunto l’impegno irrevocabile di portare le loro azioni all’Opa.
Infine, ATS intende confermare i ruoli del Roberto Catelli e Alessandro Merusi quali, rispettivamente, presidente e amministratore delegato di CFT.