Mercati asiatici – Avvio di settimana misto, giù Hong Kong (-1,3%)

Prima seduta della settimana incerta per i principiali mercati del continente asiatico a seguito di un rapporto secondo cui gli Stati Uniti si stanno preparando a imporre sanzioni ad alcuni funzionari cinesi, in risposta alla repressione di Pechino sul dissenso a Hong Kong, aumentando le tensioni con Pechino.

Intanto l’azionariato mondiale continua a scommettere sugli sviluppi positivi riguardanti i vaccini che potranno aiutare a sostenere una ripresa economica. Gli operatori continuano inoltre a sperare in un accordo pre-natalizio tra Democratici e Repubblicani a favore della concessione di un nuovo pacchetto di stimolo fiscale negli Stati Uniti ed il cui ammontare sembra già essere stato definito appena al di sotto del trilione di dollari.

Una speranza tanto più fiduciosa a valle del molto più debole del previsto job report di novembre uscito venerdì. I dati hanno mostrato che i datori di lavoro hanno aggiunto solo 245.000 posti di lavoro il mese scorso, la metà di quanto gli economisti si aspettavano e un forte calo rispetto al guadagno di 610.000 di ottobre. È stato il quinto mese consecutivo di rallentamento della crescita.

Sul fronte macro, in Giappone, a ottobre il Leading Index (preliminare) si è attestato a 93,8 punti, al di sopra delle stime degli analisti e del dato finale di settembre, entrambi pari a 93,3 punti. La rilevazione precedente è stata rivista al rialzo da 92,5 punti.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2128 mentre il dollaro/yen si muove in area 104,14. Tra le materie prime, in flessione il petrolio con il Brent a 49,09 dollari al barile (-0,4%) e il Wti a 46,05 dollari al barile (-0,5%). Oro in frazionale rialzo a 1.843 dollari l’oncia (+0,2%).

Tornando ai listini asiatici, in flessione Shanghai e Shenzhen rispettivamente a -0,8% e a -0,2%. Vendite anche su Hong Kong a -1,3%.

In Giappone Nikkei e Topix cedono rispettivamente lo 0,8% e lo 0,9%.

Il tutto dopo che venerdì, a Wall Street, tutti gli indici hanno messo a segno nuovi massimi storici: lo S&P500 guadagna lo 0,9%, il Dow Jones lo 0,8%, il Nasdaq lo 0,7%. Vola invece il Russell 2000 (+2,4%).