Mercati – Chiusura debole su timori no deal Brexit, Milano a -0,3%

Le borse europee chiudono perlopiù sotto la parità, mentre viaggia poco mossa Wall Street, in un clima appesantito dalle incertezze relative alla pandemia, alla Brexit e in attesa di un nuovo piano di stimoli negli Usa.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,3% a 22.107 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex di Madrid (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,6%) mentre il Ftse 100 di Londra (+0,1%) resiste grazie al deprezzamento della sterlina.

Oltreoceano, restano contrastati Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,1%) e Nasdaq (+0,5%) dopo i record di venerdì, aspettando novità sul pacchetto di aiuti da 908 miliardi di dollari.

Nel Vecchio Continente torna in primo piano la Brexit, dopo il monito di un ufficiale britannico secondo cui l’accordo fra UK e UE potrebbe saltare in assenza di progressi significativi nelle prossime ore. A tal proposito, questa sera è in programma un incontro fra il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson e il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Nei prossimi giorni l’attenzione si sposterà sulla riunione della Bce, che giovedì dovrebbe annunciare un’estensione e un potenziamento del piano di acquisti di titoli. Nello stesso giorno è atteso anche il via libera della Fda all’utilizzo d’emergenza negli Usa del vaccino di Pfizer e BioNTech, che in caso di approvazione potrebbero avviare la distribuzione entro 24 ore.

Sullo sfondo restano le tensioni tra Usa e Cina, con Washington pronta a imporre sanzioni contro una dozzina di funzionari di Pechino per il loro ruolo nell’ambito dell’espulsione di alcuni deputati dell’opposizione a Hong Kong.

Intanto, sul Forex, l’euro/dollaro si apprezza in area 1,214, mentre il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 103,9. In calo la sterlina a 1,336 dollari e a 0,909 nei confronti della moneta unica, in scia alle incertezze relative ai rapporti fra UK e UE.

Tra le materie prime, scambiano in ribasso le quotazioni del greggio, dopo cinque settimane consecutive di guadagni, con il Brent (-0,4%) a 49,1 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 46,1 dollari. La scorsa settimana i paesi dell’Opec+ hanno trovato un accordo sui piani di produzione per il prossimo anno, ponendo fine a giorni di incertezza.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 119 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap si mette in luce Moncler (+1,85%) dopo l’accordo con Stone Island. Bene anche Nexi (+1,6%) mentre arretrano Prysmian (-2,0%) e Cnh (-2,6%).