Azimut – Raccolta netta a 4.345,4 mln (+1,9%) da inizio 2020

La raccolta netta del gruppo Azimut nel mese di novembre è stata positiva per 279,5 milioni (-4,2% a/a), portando il totale da inizio anno a 4.345,4 milioni (+1,9% rispetto al periodo di confronto).

Nel dettaglio, i fondi hanno registrato flussi netti positivi per 338,9 milioni (-101,2 milioni a novembre 2019), di cui 103,7 milioni fanno riferimento al segmento Private Markets, mentre le gestioni patrimoniali hanno riportato moderati riscatti netti per 0,6 milioni (+68,7 milioni nel mese di confronto).

Il segmento titoli, fondi di terzi e c/c sono ha registrato flussi netti positivi per 130,9 milioni (-54,5% a/a).

Nei primi undici mesi del 2020 i fondi hanno realizzato una raccolta netta positiva di 1.611,6 milioni (+80,2% a/a), al cui interno i Private Markets hanno registrato sottoscrizioni nette per 1.362 milioni, mentre le gestioni patrimoniali hanno evidenziato flussi netti positivi per 1.630,5 milioni (+74,9% su base annua).

La raccolta netta di fondi di terzi e c/c nel periodo gennaio-novembre è stata positiva per 1.670,4 milioni (-17,4% a/a).

Il totale delle masse, comprensive del risparmio amministrato, si fissa a fine novembre 2020 a 59,7 miliardi (+1% rispetto a fine 2019), di cui 46,1 miliardi riferiti alle masse gestite.

Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, ha commentato: “I numeri di novembre, in una situazione di lockdown in quasi tutto il territorio italiano, confermano il trend positivo da inizio anno con una raccolta netta totale che supera i 4,3 miliardi, di cui quasi 280 milioni nel solo mese di novembre.

Rimane forte il contributo della componente gestita, e in particolare modo dei fondi e dei prodotti di economia reale, quest’ultimi che hanno raccolto oltre 100 milioni di euro in Italia e negli Stati Uniti nel mese di novembre.

Grazie ad una gestione attiva e ben diversificata, i nostri clienti possono contare su una performance media ponderata netta positiva da inizio anno e del quasi 9% da gennaio 2019, recuperando in toto la volatilità vista nella prima metà dell’anno”.