Nel suo nuovo report di aggiornamento, Credit Suisse ha alzato il target price del titolo Enel a 9,20 euro per azione (da 8,20 euro), con un upside potenziale del 13,3% rispetto alle quotazioni attuali. Confermato il giudizio Outperform.
Un aggiornamento effettuato alla luce della recente presentazione del piano strategico 2021-2023 e della vision al 2030.
“Il piano aziendale 2021-23 è stato in linea con le nostre aspettative” commentano gli analisti, che hanno apportato solo “piccole variazioni (± 2%) nel nostro reddito netto 2021-23E. La migliore visibilità sulla crescita fino al 2030, insieme alla recente rivalutazione del settore, guida il nostro aumento del prezzo obiettivo a 9,2 euro (rispetto a 8,2 euro)”.
“In base alle nostre previsioni, il titolo viene scambiato su 15,1x 2021E P / E (settore 16x) e 8,5x 2021E EV / EBITDA (settore 10x)”.
Secondo gli esperti “Enel ha una consolidata posizione di leadership globale nelle energie rinnovabili, con oltre 45 GW di capacità installata, e ora prevede di investire oltre 150 miliardi di euro nella transizione energetica nei prossimi 10 anni”.
Nel modello di Credit Suisse ciò si traduce in un “CAGR per EPS del 6,6% nel periodo 2020-30E (Enel target 6-7%), che implica un total shareholder return annuo minimo del 10% fino al 2030E”.
Inoltre, “sebbene la società stia ipotizzando un miglioramento valutario per l’America Latina (non nel nostro modello), che potrebbe sembrare troppo ottimista, notiamo che la società potrebbe uscire da alcune delle attività dell’America Latina e ridurre ulteriormente le minoranze durante il periodo del piano aziendale”.
In aggiunta “la nuova politica dei dividendi si basa su un DPS CAGR del 7% fino al 2023, piuttosto che su un pagamento del 70% con un DPS floor precedente. Sebbene ciò aggiunga chiarezza alla futura distribuzione dei dividendi (che implica un rendimento da dividendo del 4,6% -5% fino al 2023E), non lascia alcun potenziale di rialzo se Enel dovesse superare i suoi obiettivi di reddito netto (cosa che la società ha fatto, costantemente, pre-COVID)”.
Infine, Credit Suisse segnala tra i principali rischi per il titolo un ulteriore deterioramento dei cambi in America Latina e un aumento del rendimento sovrano italiano.