Enel/Maire Tecnimont – Firmato protocollo d’intesa per impianto di idrogeno verde negli Usa

NextChem, controllata di Maire Tecnimont, ed Enel Green Power North America (EGPNA) hanno firmato un protocollo di intesa per favorire la produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi negli Stati Uniti.

Il progetto, che dovrebbe essere operativo nel 2023, utilizzerà l’energia rinnovabile generata da uno degli impianti solari di EGPNA negli Stati Uniti per produrre l’idrogeno verde che verrà fornito a una bioraffineria, sfruttando anche la tecnologia per l’idrogeno di NextChem.

L’accordo prevede infatti che NextChem svolga la funzione di partner tecnologico e di ingegneria, oltre che full turnkey EPC (Engineering, Procurement and Construction) contractor, fornendo Enel Green Power l’assistenza tecnica necessaria per lo sviluppo del progetto.

Questo accordo rappresenta la prima applicazione di un accordo quadro di collaborazione tra Enel e NextChem per valutare la realizzazione di progetti congiunti, compresa la sperimentazione di tecnologie avanzate per aumentare l’efficienza nella produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili.
Enel Green Power sta valutando le opportunità di posizionare nella sua pipeline di sviluppo negli Usa degli elettrolizzatori, che utilizzano l’elettricità per separare l’acqua in idrogeno e ossigeno. Combinando due o più tecnologie, per esempio solare e idrogeno, la società può quindi creare impianti integrati che diversificano ulteriormente l’offerta, mitigando al contempo i rischi. Negli Stati Uniti, la società si è concentrata sugli stati dove è già presente operativamente, come ad esempio il Texas, lo Utah e il Nord Dakota.

Si ricorda che entrambi i Gruppi sono già attivi nel settore dell’idrogeno verde, con Maire Tecnimont che vanta oltre 100 progetti per la produzione di idrogeno, mentre Enel Green Power è già presente nella stessa area in Italia, Spagna, Cile e Stati Uniti. E’ proprietario e gestore leader di impianti di energia rinnovabile nel Nord America e vanta una presenza in 18 stati degli Stati Uniti e in una provincia canadese. L’azienda gestisce circa 70 impianti con una capacità gestita di oltre 6 GW.