Il mancato superamento della barriera a 4,20 euro ha favorito delle prese di beneficio sulle quotazioni dei titoli del gruppo finanziario bolognese che con il trascorrere dei giorni si sono trasformate in un vero e proprio movimento discendente di breve periodo. Movimento che si è sviluppato all’interno di un canale ribassista, con i corsi delle azioni Unipol che sono scivolati non lontano dal supporto statico posizionato a 3,826 euro.
Il cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe così favorire un ulteriore incremento della pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Cimbri, con possibile discesa fino al successivo supporto statico individuabile a 3,718 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Unipol verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 3,574 euro, il primo, e a 3,454 euro, il secondo.
Lo scenario negativo appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo bolognese, al contrario, potrebbe essere accantonato nel caso di rapido superamento della soglia non soltanto psicologia di 4 euro. In questo caso, i corsi delle azioni Unipol potrebbero tentare un allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 4,106 euro, al di sopra della quale il primo obiettivo rialzista di breve periodo è posizionabile a 4,222 euro e il secondo a quota 4,35 euro.
Da inizio anno la performance dei titoli Unipol è pari a -23,6% (+45,3% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 7 analisti rilevati dal sito della società è 5,21 euro, con un potenziale rialzista del 33,4 per cento.
Prezzo di chiusura: 3,906 euro
+11,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 4,35 euro;
+8,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 4,222 euro;
+5,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 4,106 euro;
+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 4,00 euro;
-2,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,826 euro;
-4,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,718 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 3,574 euro;
-11,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 3,454 euro.