L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha incontrato oggi il ministro dell’Energia algerino, Abdelmadjid Attar, e l’ad di Sonatrach, Toufik Hakkar.
Durante l’incontro è stato firmato un accordo finalizzato ad un nuovo contratto di idrocarburi nell’area del Bacino di Berkine.
Il progetto si inserisce nel protocollo d’intesa per la collaborazione nel settore upstream, firmato tra le parti lo scorso luglio, che ha l’obiettivo di creare un nuovo hub di sviluppo di gas e olio nella regione attraverso una sinergia con gli asset esistenti di MLE-CAFC.
I due Ad hanno inoltre condiviso l’impegno alla realizzazione di un programma di rilancio delle attività di esplorazione e sviluppo nell’area, con l’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti e tramite un percorso di time to market accelerato, replicando il modello di successo del progetto “Berkine Nord”.
Le parti hanno verificato lo stato di avanzamento degli studi di fattibilità per l’ampiamento dell’impianto fotovoltaico di BRN, realizzato a fine 2018, e per la creazione di una istallazione nel sito di MLE, che fornirebbe energia pulita alle strutture di trattamento esistenti.
Le iniziative perseguite rientrano nella strategia di entrambe le società di contenere l’impronta carbonica della produzione di gas naturare, attraverso il miglioramento dell’efficienza dei processi, l’elettrificazione degli impianti di trattamento e l’abbattimento delle emissioni fuggitive di metano.
Claudio Descalzi e Toufil Hakkar hanno quindi ribadito la disponibilità a collaborare in vari contesti, quali la formazione del personale, la ricerca e sviluppo, il trasferimento di tecnologie, le energie rinnovabili e altri campi legati ai mercati del gas e dei prodotti petroliferi
L’Ad di Eni ha commentato “La firma di oggi è la testimonianza dell’impegno profuso da Sonatrach e Eni a rafforzare la propria partnership in Algeria, nel rispetto di una strategia condivisa di sviluppo accelerato dei progetti e perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione nell’ambito del nostro impegno nel raggiungere la neutralità carbonica nel lungo termine”.
Infine, si ricorda che Eni è presente in Algeria dal 1982, dove è operatore di 32 permessi minerari e rappresenta la più importante compagnia internazionale del paese, con una produzione di 80 mila barili di olio equivalente al giorno.