Mercati – Europa positiva prima della Bce, Piazza Affari a +0,3%

Lievi rialzi per le borse europee in attesa della Bce, in linea con i futures di Wall Street. A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,3% in area 22.030 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,2%).

Riflettori puntati sul meeting dell’Istituto di Francoforte, da cui si attende un potenziamento di 500 miliardi e un’estensione del programma di acquisti di titoli per fronteggiare la crisi del Covid-19. Al via oggi anche il Consiglio europeo, che vedrà i leader dei 27 Paesi membri impegnati soprattutto sulle misure anti-Covid e sul Recovery Fund.

Nulla di fatto, invece, sul fronte Brexit dopo l’incontro di ieri sera fra Boris Johnson e Ursula Von der Leyen. Il colloquio non ha portato progressi ma nemmeno una rottura definitiva e i negoziati proseguiranno nei prossimi giorni.

Negli Usa il focus resta concentrato sulle trattative per un nuovo pacchetto di stimoli fiscali, con Democratici e Repubblicani ancora distanti su alcuni punti chiave come gli aiuti ai governi locali. Nel pomeriggio verranno inoltre diffusi i dati sull’inflazione di novembre e i numeri settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione.

Sul Forex l’euro/dollaro torna in area 1,21 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 104,5 e la sterlina arretra a 1,33 dollari.

Tra le materie prime guadagnano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 49,4 dollari e il Wti (+1,0%) a 46,0 dollari, dopo i cali di ieri legati all’incremento a sorpresa delle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 117 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,55%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione si distinguono Prysmian (+2,9%) il giudizio “buy” di Citi con target price fissato a 33 euro, Campari (+1,8%) e Snam (+1,5%) mentre arretrano in particolare Leonardo (-1,8%) e Stm (-1,4%), quest’ultima ancora debole dopo il tonfo (-11,9%) di ieri.