Mps – Rumor sul nuovo piano industriale

Potrebbe essere un piano a due fasi quello che l’Ad di Mps, Guido Bastianini, sta mettendo a punto e che sarà discusso nel cda fissato per il prossimo 17 dicembre.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, la prima fase riguarderebbe la ricapitalizzazione dell’istituto, destinato a rafforzare i requisiti patrimoniali della banca a seguito degli impatti della scissione a favore di AMCO e del peggioramento dello scenario macroeconomico a causa del Covid-19. Secondo rumor di mercato, il fabbisogno potrebbe aggirarsi nell’ordine dei 2-2,5 miliardi.

L’ammontare dipenderà anche dalle decisioni operative che saranno contenute nel piano, in primis sul fronte del taglio dei costi. Il quotidiano parla di possibili esuberi che vanno dai 3 mila ai 6 mila.

La banca nei giorni scorsi ha spiegato che “il documento, che costituisce il presupposto necessario per l’avvio dell’interlocuzione con DG Comp, conterrà taluni scenari di fabbisogno patrimoniale coerenti con le ipotesi di piano strategico”, aggiungendo che “entro la fine del mese di gennaio 2021 la banca sottoporrà alla BCE il proprio capital plan comprensivo delle misure propedeutiche al necessario rafforzamento patrimoniale.

Secondo il quotidiano, è ragionevole attendersi che un riscontro dalle authority arrivi entro aprile 2021, mese in cui si riunirà l’assemblea per approvare il bilancio 2020 e che potrebbe dare il via libera alla ricapitalizzazione, da finalizzare poi entro il primo semestre.

Bisognerà poi capire che direzione prenderà la privatizzazione della banca. In base agli attuali accordi il Tesoro, primo azionista della banca con il 64,2% del capitale, dovrebbe uscire entro il 2021, anche se qualcuno non esclude una proroga a causa della ridefinizione della strategia.

La seconda fase del piano prevedrebbe una potenziale aggregazione con un’altre banca, il cui orizzonte temporale slitterebbe al secondo semestre 2021, considerando anche il verificarsi delle giuste condizioni.

I rumor continuano ad accostare l’istituto toscano ad UniCredit, anche se bisognerà attendere la scelta del nuovo Ceo di quest’ultima per capire in che direzione vuole muoversi.

Intorno alle 10:10 il titolo guadagna lo 0,3% a 1,10 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,8 per cento.