Mercati – Apertura debole, Ftse Mib a -0,2%

Apertura sotto la parità per le borse europee all’indomani della riunione della Bce e nel secondo giorno del Consiglio europeo, mentre in Usa si attendono novità sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali allo studio di Washington.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,2% in area 21.900 punti. In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,3%).

Al termine del meeting di ieri, la Banca centrale europea ha potenziato a 1.850 miliardi ed esteso a marzo 2022 il programma pandemico Pepp, dicendosi preoccupata per la contrazione economica attesa nel quarto trimestre e l’inflazione deludente.

Negli Stati Uniti, invece, proseguono le trattative tra Democratici e Repubblicani per varare un nuovo piano di aiuti per contrastare gli effetti della crisi sanitaria, anche se l’esito dei negoziati appare ancora incerto.

Il leader della maggioranza al Senato Usa Mitch McConnell si è detto favorevole alla proposta da 916 miliardi di dollari del Segretario al Tesoro Steve Mnuchin, mentre la speaker alla Camera Nancy Pelosi sembra ancora ritenere la miglior strada da percorrere il deal da 908 miliardi.

Intanto, ieri le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa sono salite di 137 mila unità rispetto alla settimana precedente, tornando ai massimi da metà ottobre a quota 853 mila rispetto alle 730 mila attese dagli analisti.

Un dato che testimonia come la seconda ondata della pandemia stia comportando nuove perdite di impieghi, mentre in serata è arrivata la notizia del primo via libera non vincolante del comitato tecnico della Food and Drug Administration all’uso del vaccino Pfizer negli Stati Uniti.

Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene a 1,213 dopo il balzo di ieri seguito alle decisioni di Francoforte, mentre il dollaro/yen arretra a 104,1. Ancora in ribasso la sterlina a 1,328 sul dollaro mentre proseguono le trattative sulla Brexit, anche se il premier britannico Boris Johnson ha avvisato che il Regno Unito deve prepararsi alla possibilità di un divorzio senza accordo.

Tra le materie prime ancora in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) sui massimi da marzo oltre quota 50 dollari e il Wti (+0,7%) a 47 dollari, mentre l’oro si mantiene in area 1.837 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 115 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,54%, mentre ieri il Consiglio Europeo ha trovato l’accordo sul bilancio Ue 2021-2027 e sul Recovery Fund, sbloccando 209 miliardi di fondi per l’Italia.

Tornando a Piazza Affari, ancora in rosso Leonardo (-1,5%), mentre arretra Bper (-1,2%) sempre al centro di voci di M&A con l’ipotesi di un deal con Banco Bpm (+0,1%). In calo Tenaris (-1,1%) e Tim (-1,1%). Negativa Ferrari (-0,8%) dopo la notizia delle dimissioni del Ceo Louis Camilleri.