Dallo scorso 25 novembre le quotazioni dei titoli dell’istituto guidato da Carlo Messina stanno effettuando uno stretto movimento laterale tra la soglia, non soltanto psicologica, di 2 euro e il supporto statico posto a 1,9124 euro. Il movimento in esame segue il deciso trend rialzista avviato lo scorso 30 ottobre dai corsi delle azioni Intesa Sanpaolo sul minimo relativo intraday a 1,3786 euro ed è saldamente inserito in un quadro grafico che rimane rialzista in un’ottica di medio e di breve periodo.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, della resistenza statica posta a 2,003 euro potrebbe così consentire alle quotazioni dei titoli del colosso bancario e assicurativo milanese di effettuare un nuovo allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 2,039 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo potrebbero riprendere il sopracitato uptrend e mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve posizionabile a 2,1065 euro, con successivo target a quota 2,1435 euro.
La pressione ribassista potrebbe tornare a farsi sentire sulle quotazioni dei titoli del gruppo di Ca’ de Sass, al contrario, con il cedimento del sopracitato supporto statico posizionato a 1,9124 euro. In questo caso i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo potrebbero indirizzarsi verso il successivo supporto statico individuabile a 1,8604 euro, con i due obiettivi ribassisti di breve periodo posizionabili a 1,7854 euro, il primo, e a 1,7346 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Intesa Sanpaolo a è pari a -17,4% (+15,1% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 26 analisti rilevati da Bloomberg è 2,16 euro, con un potenziale rialzista dell’11,4 per cento.
Prezzo di chiusura: 1,9392 euro
+10,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,1435 euro;
+8,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,1065 euro;
+5,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,0390 euro;
+3,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,003 euro;
-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,9124 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,8604 euro;
-7,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,7854 euro;
-10,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,7346 euro.