Mercati – Rallentano nel finale, Milano termina a +0,3%

Le borse europee chiudono in territorio positivo, seppure al di sotto dei massimi di giornata, al termine di una seduta sostenuta dall’avvio delle vaccinazioni negli Usa e dagli ultimi sviluppi sugli stimoli economici e sulla Brexit, nonostante le preoccupazioni legate al Covid.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in progresso dello 0,3% a 21.759 punti, sostanzialmente in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,4%) ma arretrato rispetto all’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Dax di Francoforte (+0,8%), mentre il Ftse 100 di Londra (-0,2%) è frenato dall’apprezzamento della sterlina.

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+0,3%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+1,1%), con i primi due in rallentamento, in attesa che venga presentato il pacchetto di aiuti bipartisan da 908 miliardi di dollari, anche se non ci sono garanzie che venga poi approvato dal Congresso.

Intanto prende il via oggi la distribuzione delle prime dosi del vaccino di Pfizer/BioNtech negli Usa dopo il via libera dalla Fda. Nei prossimi due giorni l’attenzione si sposterà poi sulla riunione della Fed, da cui si attendono aggiornamenti sugli acquisti di titoli.

Nel Vecchio Continente, il sentiment beneficia soprattutto dell’estensione delle trattative sulla Brexit. Riflettori puntati anche sulle banche, con le autorità europee pronte a introdurre un tetto ai dividendi fino a settembre 2021, consentendo al tempo stesso alle banche più solide di pagare cedole fino al 20-25% dei profitti.

Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla produzione industriale dell’eurozona, in progresso del 2,1% mensile ad ottobre (-3,8% a/a).

Sul Forex, l’euro/dollaro avanza leggermente a 1,214, mentre il cambio tra biglietto verde e yen torna in area 104. riduce i guadagni ma resta ben intonata la sterlina a 1,333 sul dollaro e a 0,911 nei confronti della moneta unica, dopo gli sviluppi sulla Brexit e in attesa della riunione della Bank of England di giovedì.

Tra le materie prime hanno invertito la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 49,7 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 46,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 116 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,55%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione gli acquisti premiano Azimut (+2,5%) e Interpump (+2,1%) mentre crolla Atlantia (-6,2%) in scia alle indiscrezioni secondo cui l’offerta di Cdp valuterebbe Aspi solo 7,5 miliardi.