Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana con un calo del 2% e facendo peggio dell’omologo indice europeo (-1%), risentendo dello stop del comparto bancario (-2,9%) e uniformandosi al Ftse Mib (-2,1%).
Sul mercato restano i timori per i contagi da coronavirus che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), con alcuni Paesi che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita (e di cui si vedono gli effetti e che sono state allentate), e per gli impatti sulla già debole ripresa economica. Il tutto in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer, Moderna o Astrazeneca dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
Nel frattempo, la BCE ha ricalibrato i propri strumenti di politica monetaria per contenere gli impatti della pandemia, tra cui l’estensione fino a giugno 2022 delle condizioni favorevoli relative al TLTRO 3.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale bene Nexi (+2,1%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e che potrebbe valutare altre opportunità di crescita esterna. Sottotono Exor (-1%), che ha annunciato un nuovo investimento.
Sul Mid Cap frena Banca Ifis (-3,8%). Ok Cerved (+3,8%) e doValue (+1,4%), che ha lanciato una piattaforma di gestione patrimoniale immobiliare sul mercato greco.
Sullo Small Cap acquisti su Banca Intermobiliare (+0,4%), che ha avviato un negoziato in esclusiva per la possibile acquisizione di Banca Consulia.