Ieri il Cda di Atlantia ha approvato il progetto di scissione di Aspi e ha convocato l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti per il prossimo 15 gennaio 2021 per deliberare sulla scissione parziale e proporzionale in favore della beneficiaria Autostrade Concessioni e Costruzioni Spa (ACC), interamente posseduta da Atlantia.
ASPI ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in data 19 novembre, una nuova versione del PEF tenendo conto delle indicazioni dell’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti e, in data 21 novembre, una comunicazione con la quale si è dichiarata disponibile a sottoscrivere l’Atto Aggiuntivo nel testo proposto dal MIT in data 2 settembre 2020.
Conseguentemente, il 25 novembre, il Tavolo Tecnico Interministeriale e ASPI hanno considerato concordemente conclusi i lavori in ordine all’Atto Aggiuntivo e al PEF per i quali si attende ora il completamento dell’ordinario iter autorizzativo. Pertanto, il Cda ritiene che sia stata conseguita la disponibilità degli elementi necessari per assumere da parte dell’Assemblea una decisione pienamente consapevole e informata a tutela dell’interesse di tutti gli azionisti e stakeholder interessati.
L’operazione proposta è volta alla separazione delle attività di costruzione e gestione in concessione delle tratte autostradali italiane svolte da ASPI e dalle sue controllate, dalle altre attività caratteristiche svolte dal Gruppo Atlantia relative alla gestione di autostrade all’estero, di aeroporti e di sistemi di pagamento, creando le basi per la cessione a terzi dell’intera partecipazione del capitale sociale di ACC detenuta da Atlantia a seguito della complessiva operazione, con conseguente perdita di controllo in ACC, e quindi l’uscita di ASPI dal perimetro del gruppo Atlantia.
Il Cda di Atlantia, preso atto che allo stato CDP, Blackstone e Macquarie non hanno formulato alcuna offerta vincolante per l’acquisto dell’intera quota detenuta da Atlantia in ASPI, con il medesimo obiettivo di ottenere l’uscita di ASPI dal perimetro di Atlantia, assicurando la presenza di un investitore con il controllo di diritto della società Beneficiaria, ha quindi delineato le seguenti operazioni da attuarsi in modo unitario e contestuale.
Innanzitutto, la scissione parziale e proporzionale di Atlantia in favore di ACC, alla quale verrà attribuito un compendio costituito da una partecipazione pari al 33,06% del capitale sociale di ASPI con assegnazione ai soci di Atlantia dell’intero importo dell’aumento di capitale della Beneficiaria a servizio dell’operazione di Scissione.
Seguirà il conferimento in natura in ACC da parte di Atlantia di una partecipazione pari al 55% del capitale sociale di ASPI. Infine, la quotazione su Mta delle azioni ACC.
L’operazione è volta a consentire la cessione a terzi, a condizioni di mercato, della partecipazione del 62,77% del capitale sociale di ACC che Atlantia verrà a detenere per effetto della Scissione ed a seguito del Conferimento.
A tal fine, qualora entro il 31 marzo 2021 (ossia il termine per la presentazione dell’offerta) non sia pervenuta alcuna offerta vincolante, l’operazione non sarà perfezionata; viceversa, qualora siano pervenute una o più offerte vincolanti, il Cda esprimerà le proprie valutazioni e le sottoporrà all’Assemblea. Il termine per la presentazione dell’offerta è stato individuato al fine di consentire il completamento dell’operazione entro il quarto trimestre 2021.
Qualora dovesse pervenire una nuova offerta da parte di CDP e/o altri investitori per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88,06% del capitale detenuta in ASPI antecedentemente alla data della prossima Assemblea, il board provvederà ad esaminarla e ad aggiornare il mercato.
Se dovesse giungere un’offerta per l’acquisto della medesima intera partecipazione dopo l’approvazione della scissione ma non oltre il 31 luglio 2021, il Cda convocherà nuovamente l’assemblea straordinaria per sottoporle l’eventuale revoca della delibera di scissione già assunta.