Industria (-0,5%) – Avvio settimana in rialzo per Interpump (+2,1%) e Biesse (+2,8%)

Ieri il Ftse Mib ha chiuso gli scambi con un +0,3% a 21.759 punti, mentre il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali è arretrato di mezzo punto percentuale rispetto al corrispondente indice europeo che è rimasto invariato.

Nel Vecchio Continente i mercati hanno beneficiato soprattutto degli sviluppi sul fronte del vaccino con la distribuzione delle prime dosi del farmaco di Pfizer/BioNtech dopo il recente via libera ottenuto dalla Fda.

Intanto sono state estese le trattative tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea, mentre negli Usa le attenzioni si sono focalizzate sui progressi del piano di stimoli da oltre 900 miliardi di dollari.

Tra le società del comparto, contrastate le big con Interpump che ha chiuso con un guadagno del 2,1% e Buzzi Unicem in calo moderato (-0,3%).

In luce Biesse (+2,8%) e CIR (+1,8%) premiate dagli acquisti nella seduta, mentre Carel Industries ha terminato in rosso (-2,5%).

Intanto ieri la Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’OPA obbligatoria totalitaria promossa da Ima BidCo sulle azioni ordinarie di Ima e ha preso il via il periodo di adesione all’offerta che terminerà il 14 gennaio 2021.

Riguardo alle piccole capitalizzazioni, in evidenza Gefran (+3,9%) reduce dalla sesta settimana consecutiva in rialzo, Indeb B (+1,8%) e Fiera Milano (+1,6%), mentre crolla Fidia con un -15,4%. Chiude la giornata con un -3,6% Tesmec dopo aver concluso ieri la prima seduta dell’offerta dei diritti di opzione non esercitati nel periodo di opzione.