Prove di rimbalzo per Mps a Piazza Affari in attesa del cda di giovedì 17 dicembre con all’ordine del giorno il nuovo piano industriale. Intorno alle 10:15 il titolo guadagna l’1,7% a 1,11 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,8 per cento.
La banca nei giorni scorsi ha spiegato che “il documento, che costituisce il presupposto necessario per l’avvio dell’interlocuzione con DG Comp, conterrà taluni scenari di fabbisogno patrimoniale coerenti con le ipotesi di piano strategico”, aggiungendo che “entro la fine del mese di gennaio 2021 la banca sottoporrà alla BCE il proprio capital plan comprensivo delle misure propedeutiche al necessario rafforzamento patrimoniale”.
In proposito, le ultime indiscrezioni de Il Messaggero riportano che la Vigilanza potrebbe richiedere d’urgenza alla banca senese una ricapitalizzazione fino a 2,5 miliardi, che dovrà essere finalizzata contestualmente alla fusione con un altro istituto, allo scopo di evitare che le nuove risorse finanziarie immesse dal Tesoro, primo azionista con il 64,2% del capitale, vengano ritenuti aiuti di Stato.
Il giornale aggiunge che l’operazione potrebbe avvenire entro marzo, indicando in UniCredit come l’acquirente più probabile per Mps.
Il quotidiano aggiunge che alla ricapitalizzazione dovrà essere affiancato un piano che prevede un taglio dei costi per 500 milioni, il mantenimento del marchio e di gran parte degli occupati, oltre che la tutela del territorio.