La Corte di Cassazione ha assolto in via definitiva Saipem in merito al presunto pagamento di tangenti in Algeria, confermando il giudizio di secondo grado, respingendo il ricorso proposto dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano.
La Procura Generale di Milano aveva richiesto l’annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la corte di Appello di Milano aveva assolto le persone fisiche imputate, tra cui ex manager della società, e aveva dichiarato l’insussistenza del reato contestato a Saipem.
La sentenza conferma quindi l’annullamento della condanna alla confisca di beni per 197 milioni e al pagamento di una sanzione da 400 milioni, disposta in primo grado dal Tribunale di Milano.