Mercati – Eurolistini in ordine sparso, Milano termina a +0,1%

Chiusura contrastata per le borse del Vecchio Continente, mentre a Wall Street viaggiano positivi Dow Jones (+0,4%), S&P 500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,5%) all’indomani della riunione della Federal Reserve e in attesa di novità sugli stimoli fiscali.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi appena sopra la parità (+0,1%) a 22.012 punti. In rialzo il Dax di Francoforte (+0,7%), poco mossu il Cac 40 di Parigi (flat) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) mentre il Ftse 100 di Londra chiude in flessione dello 0,3%.

In Europa gli operatori hanno accolto l’annuncio di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, sull’avvio delle vaccinazioni contro il Covid a partire dal 27 dicembre.

Negli Usa i i riflettori sono puntati sulle trattative al Congresso Usa per un piano di stimoli fiscali da circa 900 miliardi di dollari che dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni. La prospettiva di nuovi stimoli è alimentata anche dagli ultimi dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa sono aumentate di 885 mila unità, contro 818 mila del consensus.

Ieri, inoltre, la banca centrale americana ha rafforzato il proprio impegno a sostenere l’economia statunitense, mantenendo il programma di acquisti di bond per 120 miliardi al mese fino a quando non si riscontreranno progressi significativi in termini di occupazione e inflazione.

Il Parlamento europeo, invece, ha approvato il pacchetto economico da 1.800 miliardi di euro, che comprende il bilancio pluriennale valido tra 2021 e 2027 e il Recovery Fund.

Intanto però la pandemia continua a diffondersi, con gli Usa che registrano nuovi record di vittime, il sistema sanitario di Tokyo ufficialmente sotto pressione e diversi Paesi europei costretti a reintrodurre misure restrittive in vista delle festività. Anche il presidente francese Emmanuel Macron è risultato positivo al Covid e si è isolato. A questo si sommano i problemi logistici di spedizione e il primo caso di reazione allergica al vaccino di Pfizer negli Stati Uniti.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,225 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 103,1. In rialzo la sterlina a 1,36 dollari e a 0,90 nei confronti della moneta unica, dopo che la Bank of England ha lasciato i tassi invariati allo 0,1% e mentre continuano serrate le trattative fra Ue e Gran Bretagna per regolare i rapporti dopo il 31 dicembre.

Tra le materie prime rallentano le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 51,3 dollari e il Wti (+0,8%) a 48,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund staziona in area 110 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,51%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione avanza soprattutto Pirelli (+4,7%) che riprende il recupero dopo la pausa degli scorsi giorni grazie anche al miglioramento delle stime di Continental. Ben intonate le utilities Hera (+2%) e A2A (+2,1%), mentre arretrano Telecom Italia (-3,1%) e Atlantia (-1,9%).