Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un guadagno dello 0,5% e facendo meglio dell’omologo indice europeo (0,0%), risentendo solo in parte della frenata del comparto bancario (-1,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,2%).
Sul mercato restano i timori per i contagi da coronavirus che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), con alcuni Paesi che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita (e di cui si vedono gli effetti e che sono state allentate), e per gli impatti sulla già debole ripresa economica. Il tutto mentre sono arrivati i primi via libera di Regno Unito e Stati Uniti all’applicazione del vaccino Pfizer/Biontech, in attesa che arrivi anche in Europa.
La frenata del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale risale Nexi (+2,7%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e che potrebbe valutare altre opportunità di crescita esterna. Ok Exor (+1,8%).
Sul Mid Cap nuovo stop per Banca Ifis (-1%). Ritracciano Cerved (-3,3%) e doValue (-0,5%), che ha siglato un nuovo accordo di servicing.
Sullo Small Cap ok Banca Intermobiliare (+1,7%), che ha avviato un negoziato in esclusiva per la possibile acquisizione di Banca Consulia.