Banco Bpm – Rumor su possibile creazione di un patto di consultazione

Alcuni soci che rappresentano il 5-6% del capitale di Banco Bpm, in particolare fondazioni bancarie, starebbero ragionando sulla possibilità di costituire un patto di consultazione.

È quanto si apprende da Il Sole 24 Ore, secondo cui l’ipotesi sarebbe in corso di valutazione nell’ottica del possibile consolidamento del settore che potenzialmente potrebbe vedere coinvolta anche la banca di piazza Meda.

Tra i potenziali azionisti che potrebbero essere coinvolti nell’operazione ci sarebbero la Fondazione Crt, a cui fa capo l’1,78% del capitale, la Fondazione CariLucca, che detiene l’1,24% e la fondazione CariAlessandria, che possiede circa lo 0,5%, la Fondazione Enpam, la cassa previdenziale dei medici, a cui fa capo l’1,95%, secondo i dati del verbale assembleare dello scorso aprile. Al momento si tratta solo di indiscrezioni.

Il Ceo Giuseppe Castagna nei giorni scorsi ha aperto ancora una volta a una potenziale aggregazione.

Le indiscrezioni continuano ad accostare Banco Bpm a Bper dopo le parole di Carlo Cimbri, Ceo di Unipol (primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale), che in una recente intervista ha definito affascinante un potenziale merger tra i due istituti. Parole raccolte con favore dallo stesso Castagna. Secondo alcune rumor, il tutto potrebbe prendere corpo nel primo semestre 2021.

Alcuni operatori di mercato ritengono che la decisione comunicata da Banco Bpm di volersi avvalere dell’opzione che le consente di riacquistare il 65% delle joint venture nella bancassurance detenute con Cattolica potrebbe essere letta in quest’ottica, consentendo alla banca di muoversi liberamente per cercare un altro accordo sul fronte assicurativo.