Dicembre, tempo di bilanci e previsioni, soprattutto quest’anno. Ne ha parlato a Market Insight Cecilia Mastelli, CFO di PLC, gruppo attivo sulla gran parte della filiera delle rinnovabili – eolico, fotovoltaico, biogas e biometano e in via residuale idroelettrico – dove opera sia come general contractor per la costruzione di impianti e infrastrutture elettriche (Segmento Costruzione), sia come service provider offrendo un’ampia gamma di servizi (Segmento Servizi).
I risultati attesi per l’esercizio 2020 “sono più che positivi se si considera l’attuale contesto macro economico e sociale ancora estremamente complesso e caratterizzato da forti incertezze derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid 19 ancora in corso su scala globale”, esordisce la manager.
Nel complesso, l’azienda si aspetta un “risultato in linea con i dati registrati nel primo semestre” – ricavi complessivi per 24,5 milioni (+50% a/a), di cui il 76% rappresentato dal Segmento Servizi, ritorno a un Ebitda positivo per 1,1 milioni, deciso contenimento della perdita netta e dell’indebitamento finanziario netto – e con “impatti derivanti dal Covid-19 relativamente contenuti”.
Allo stato attuale, infatti, “si è registrato per lo più uno slittamento temporale di talune attività del Segmento Costruzione, mentre non si sono registrati incrementi né del rischio di credito né del rischio di liquidità a cui è esposto il Gruppo PLC”, precisa Mastelli.
Più in dettaglio, differenti gli impatti sui diversi segmenti in cui il gruppo opera.
Il Segmento Costruzione è stato “significativamente penalizzato dall’emergenza Covid-19 e dal conseguente periodo di lockdown che ha causato il blocco dei cantieri e il ritardo nell’avvio di nuovi progetti, anche a causa di un allungamento nel processo amministrativo di rilascio dei titoli autorizzativi e in variante per la costruzione degli impianti FER”.
Un rallentamento, sommato tra l’altro agli slittamenti già registrati nel 2019 per effetto del ritardo nella pubblicazione del Decreto FER 1, che “ci porterà inevitabilmente al non completo raggiungimento dei target che ci eravamo prefissati ante-pandemia” spiega il CFO.
Di contro, il Segmento Servizi, con particolare riferimento alla componente O&M, “ha confermato il proprio trend di crescita nonostante la situazione contingente. La continuità operativa delle attività di manutenzione e di intervento sugli impianti di produzione di energia elettrica è proseguita anche durante il periodo di lockdown in quanto considerata di pubblica utilità e indifferibile. Ciò ci ha consentito non solo di raggiungere e, riteniamo superare, i target iniziali, ma anche di compensare almeno in parte il rallentamento del Segmento Costruzione”.
Pertanto, la manager ritiene che gli obiettivi del Gruppo PLC, opportunamente ritarati per tenere conto degli effetti dell’attuale contesto di mercato, possano considerarsi raggiunti.
E con uno sguardo all’anno che verrà, “l’outlook è sicuramente molto positivo, a meno ovviamente di una recrudescenza dell’emergenza epidemiologica con impatti difficilmente prevedibili”.
Il mercato italiano ed europeo, infatti, stanno registrando un grande fermento: “i meccanismi di asta e di incentivazione stanno dando un forte impulso agli investimenti in nuovi impianti e nel revamping di quelli esistenti con conseguenti opportunità, per gli operatori del settore, tra cui il Gruppo PLC, di acquisire commesse e progetti per la realizzazione dei MW incentivati” spiega Mastelli.
Una prova di ciò è il “significativo backlog ordini in portafoglio, pari a ca. 30/35 milioni per il Segmento Costruzione – includendo gli effetti dei rallentamenti registrati – e anche superiore per il Segmento Servizi” (dati aggiornati al 30.09.2020).
I dati 2020, inoltre, sono la conferma della “validità della strategia industriale di medio termine del Gruppo PLC di qualificarsi come operatore multi-tecnologico e multiregionale privilegiando il Segmento Servizi nella propria componente “recurring”. Anche nell’attuale contesto di mercato, infatti, tale componente ha dimostrato di essere molto meno influenzabile da fattori esogeni” illustra il CFO.
Parallelamente, nel prossimo biennio, il gruppo procederà a “massimizzare le opportunità nel Segmento Costruzioni derivanti dall’attuale quadro incentivante che, grazie ad una più elevata marginalità, saranno in grado di apportare risorse finanziarie incrementali da destinare agli investimenti nel Segmento Servizi”.
E queste direttrici strategiche sono al centro del Nuovo Piano pluriennale a cui l’azienda sta lavorando ormai da tempo. Linee guida per altro già in corso di implementazione attraverso le recenti acquisizioni del Perimetro Monsson Operation negli esercizi 2018/2019 e del 51% del capitale sociale di Schmack Biogas a inizio 2020.
Le forti incertezze che continuano a caratterizzare il contesto di mercato, tuttavia, “non consentono, allo stato, agli Amministratori di procedere con l’adozione formale dello stesso, pur ritenendo che il settore delle energie rinnovabili continuerà ad acquisire una rilevanza crescente nel medio-lungo termine, soprattutto nei settori dell’eolico e del fotovoltaico, favorendo una possibile accelerazione nell’impiego delle tecnologie ‘green’”, conclude Cecilia Mastelli.